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Sorpreso da chi è sorpreso

di Carlo Pellegatti

La sera di lunedì 11 giugno già era tutto chiaro. Quando Paulo Tonietto, procuratore di Thiago Silva, incontra Leonardo in un albergo a nord di Parigi, proprio mentre si gioca Francia-Inghilterra, ottenendo dal PSG un ingaggio intorno agli 8 milioni di euro, il Milan sa, anzi deve sapere, che qualsiasi fosse stata la fine della trattativa, avrebbe dovuto aumentare lo stipendio del campione brasiliano. Sensazione confermata qualche minuto dopo la comunicazione del Presidente Berlusconi, che il 14 giugno annunciava che Thiago Silva sarebbe rimasto al Milan. In tempo reale, Tonietto parla con Adriano Galliani, informandolo che il suo assistito avrebbe preteso la stessa cifra stabilita con il club di Parigi. Sono passati nemmeno 10 giorni ed ecco la visita in Via Turati del procuratore brasiliano a battere cassa. Sono sorpreso se qualcuno poi si sia meravigliato delle pretese, già annunciate, del numero 33 milanista, pensando magari che i dirigenti del Milan non fossero già preparati ad affrontare lo spinoso argomento. Sarebbe un’offesa all’ìntelligenza dei plenipotenziari rossoneri. Impensabile poi Adriano Galliani, che sente tutti i giorni o quasi Leonardo, alzi la cornetta, ovviamente d’accordo con Silvio Berlusconi, esclamando: ”Ci siamo sbagliati. Dateci i soldi e Thiago e vostro!”. La fine della vicenda, dunque, è già scritta, per buona pace di tutti. Di Thiago Silva, che avrà un aumento d’ingaggio del 50%, intorno i 6 milioni di euro, non i 7,5 promessi dal PSG, ma comunque un lauto riconoscimento delle sue qualità. Del Milan, che con un sacrificio già calcolato e certamente poi ammortizzato da qualche altra cessione, avrà in campo ancora il più forte difensore del mondo. Di Leonardo, che, pur avendo in cassa milioni di euro da investire, anzi da spendere, ha capito bene che in Via Turati 3 non si è trasferita una nuova sede della “EMMELUNGA”. Passiamo allora alla reale campagna di rafforzamento che il Milan sta affrontando con grande concentrazione ed attenzione. Uno degli obiettivi è Federico Balzaretti, che con la sicurezza Luca Antonini, formerebbe una coppia di fascia sinistra di buon valore. Giusta anche l’idea di Galliani, che vuole seguire “de visu” le prestazioni di Didac Vila prima di venderlo a Benfica o Valencia. Un titolare dell’Espanol, allenato da un tecnico preparato come Pochettino, non può essere un fuoco fatuo. Le amichevoli diranno la verità. A centrocampo si attende il ritorno di Lassana Diarrà, in viaggio negli Stati Uniti, per dare l’affondo decisivo. Ernesto Bronzetti ha lavorato con diplomazia, preparando il terreno per la definizione della trattativa, che potrebbe entrare nel vivo prima del raduno del 9 luglio. Si chiuderebbe così, molto presto, il mercato del Milan, che potrebbe affrontare la prossima stagione con una rosa ricca e competitiva, certamente più forte di un anno fa, ma speriamo soprattutto più sana!


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