Sono ripartiti i droni. Errori nelle scelte. Una indiscrezione che offende. Valutazione errata
Lo ammetto. La sconfitta di Monza, ma soprattutto il terzo gol dei brianzoli, centoventi secondi dopo il salto, l’urlo e la gioia per il meraviglioso gol di “Sapore di Miele" Pulisic, mi hanno demoralizzato. Il primo tempo, è vero, è stato mortificante, non solo per il risultato, ma anche per la prestazione piatta, per l’andamento lento, per la sorprendente involuzione di tanti singoli, in ogni reparto. Eppure la squadra, con il solito cuore, la solita dedizione, il solito spirito, era riuscita a compiere un’altra impresa. Piccola impresa certo, ma recuperare il match, in inferiorità numerica, avrebbe trasmesso un’altra delle tante emozioni, regalate, in questi anni, dai “Sorprendenti “ di Stefano Pioli. Invece sono nuovamente calati i droni, come nella scena del fiume del film “Attacco al potere 3”, per lanciare i loro strali sull’allenatore del Milan. Trovo però che sia totalmente offensivo accusarlo di non avere preparato con la necessaria serietà e cura la partita. Può avere tanti difetti il tecnico milanista, ma è una persona seria e un professionista esemplare. Non mi sembra che meriti queste accuse, figlie di ipotesi di critici e opinionisti che a Milanello certo non erano presenti venerdì e sabato. Insomma senza “pezze giustificative”. Detto questo è evidente che ci siano stati errori, anche gravi. Innanzitutto la scelta di inserire sei giocatori di movimento nuovi rispetto al match di Coppa è stata sbagliata, come ha riconosciuto lo stesso Pioli. Non immaginando comunque che la prestazione soprattutto di quelli più freschi potesse risultare così negativa. Anche la decisione di schierare Thiaw è risultata infelice. Il giocatore non era ancora pronto per partire dall’inizio e, purtroppo per il Milan, è risultato uno dei peggiori. Quindi aspre critiche a quel Pioli che ,nella scorsa stagione, aveva rivoluzionato la squadra per dieci undicesimi , ottenendo un buon pareggio dopo una prestazione sorprendentemente lusinghiera. A dimostrazione che anche gli interpreti ,oltre che il regista, non hanno confermato il buon cammino delle ultime settimane . Saranno venti minuti di fuoco quelli che attendono i Ragazzi a Rennes. Devono essere bravi a imporre la loro maggiore qualità e raffreddare presto un ambiente certo rovente. Soprattutto migliorando la velocità della manovra , ultimamente molto, troppo lenta.
Veniamo al secondo tema. Ho letto l’indiscrezione che Gerry Cardinale avrebbe chiamato il Presidente dell’Inter per chiedere di costruire lo stadio insieme, ricevendo il rifiuto dalla dirigenza nerazzurra. Prima sono sobbalzato sulla sedia, pensando che il mondo si fosse capovolto. Poi mi sono informato per capire quale fosse la veridicità di questa voce invero curiosa, ancora più incredibile dopo l’ultima intervista di Cardinale . Ebbene a mia convinzione è stata confermata. Dunque continuo a non credere, nel modo più assoluto, e nessuno mi può convincere, a questa indiscrezione che mi sembra un ulteriore tentativo di destabilizzare l’ambiente milanista, attaccando la proprietà e quindi, ancor peggio, il Milan. Una proprietà che per cominciare l’iter del progetto e per il rogito dei terreni ha investito quaranta milioni, a dimostrazione della serietà della iniziativa. Coloro che vogliono credere che Gerry Cardinale sia un avventuriero sprovveduto, invece che uno delle figure di spicco dell’entertainment americano, magari venuto qui in Italia solo a giocare con la passione dei tifosi milanisti, hanno rafforzato la loro convinzione, vista l’assenza di una smentita da parte di “Casa Milan". Non si ricordano certo o meglio non lo hanno mai saputo, di quello che disse una volta quell’accorto dirigente di Adriano Galliani: "Smentire una notizia falsa non fa altro che amplificarla!”.
Intanto qualche ora fa, il sindaco di Rozzano, in una intervista ha rilasciato questa dichiarazione: "Non so come stia procedendo a San Donato, ho letto che il Milan ha acquistato l’area. Sembra che abbiano fatti più concreti. Qui c’è una semplice prelazione". Prelazione che, come ha confermato ancora il sindaco, in caso di nessuna richiesta di proroga, scadrà il 30 aprile. Come sempre, il Tempo sarà il padrone della verità. Detto questo, ho letto anche la volontà di Cardinale di puntare alla Champions League. Intenzione lodevole ma che deve essere supportata dai fatti. Anche perché scrivere queste righe, mentre dal televisore della cucina di sente l’inno della “nostra “ Coppa è abbastanza frustrante. Il “fatto” principale deve essere un mercato ricco di qualità nella prossima sessione estiva. Non mi ha convinto, per esempio, la scelta di non mettere a disposizione di Pioli, come invece da chiara sua richiesta, un difensore centrale lo scorso gennaio. E’ vero che sarebbero stati prossimi al rientro ,in gruppo, Thiaw, Tomori e Kalulu. Facile però immaginare che li avremmo visti, al massimo della condizione, pronti per i novanta minuti, solo a fine marzo. Troppo tempo e troppi rischi!