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Senza pietà: misure drastiche. Il difensore ora, la punta in estate. La bugia della rosa scarsa del Milan

di Antonio Vitiello

Senza pietà, i razzisti fuori dagli stadi. Daspo a vita per chi commette cori razzisti, versi o frasi discriminatorie. Ci vuole il pungo duro e la pena deve essere pesantissima. La scelta dell’Udinese di bandire a vita dallo stadio uno dei responsabili degli insulti razzisti nei confronti di Mike Maignan deve valere per tutti. Perché le porcherie che abbiamo sentito in queste ore (anche attraverso i video che girano sui social) sono inqualificabili. E’ vergognoso. Ma non è successo solo a Udine, succede in parecchi stadi italiani. Ma si fa sempre finta di non sentire e di non vedere. Eppure spesso sono clamorosamente evidenti.

C’è una strana narrazione attorno al Milan. Qualcuno vuol far credere che la rosa dei rossoneri sia scarsa. Ma rispetto all’anno scorso questa squadra ha molte più soluzioni, il mercato è stato efficace perché ha allungato l’organico. Il vero problema sono stati gli infortuni. Senza il disastro tra ottobre e dicembre, il Milan avrebbe avuto quei punti in più necessari per proseguire nella corsa al titolo insieme a Juve e Inter. E magari sarebbe anche in Champions League, d’altronde bastava un punto in più per rimanerci. Un vero peccato, il rimpianto maggiore è proprio questo.

Ultimi giorni di mercato, Stefano Pioli si aspetta un difensore e un centrocampista. Se l’acquisto in mezzo al campo sembra essere complicato, la dirigenza invece potrebbe accontentare le richieste del tecnico sul difensore centrale. Alessandro Buongiorno rimane il sogno invernale, ma è altamente improbabile che Cairo se ne privi ora. Allora il Milan potrebbe optare per una soluzione in prestito per sei mesi e tamponare l’assenza dei titolari infortunati. D’altronde nel giro di un mese e mezzo o due potrebbero rientrare tutti. Ecco perché l’idea di un prestito con diritto di riscatto potrebbe essere il giusto compromesso in questa sessione. C’è da dire che Matteo Gabbia sta facendo benissimo, e non è detto che uno straniero si ambienti rapidamente per essere subito pronto.

Comunque le soluzioni sono diverse, da Chalobah del Chelsea, al Kiwior dell’Arsenal, il Milan aspetta i saldi della big in Inghilterra. Resiste anche Brassier del Brest ma ci sono ancora diversi nomi non ancora usciti e che la dirigenza tiene gelosamente sotto traccia. Occhio.

Poi in estate ci aspettiamo tutti un grosso investimento in attacco, un giocatore di livello con cui aprire un ciclo importante. Indipendentemente dal rinnovo o meno di Giroud, la punta va presa.


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