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Sconfitta pesante. Errori e colpe. Infortuni e mercato

di Andrea Longoni

Poteva essere il weekend perfetto per chi ha il Milan nel cuore e invece oggi il tifoso rossonero passerà la domenica a mangiarsi le mani.
La sconfitta con la Fiorentina è pesante, proprio per quella che poteva essere a questo punto la classifica. Una partita persa, che con più attenzione i rossoneri avrebbero potuto sicuramente portare a casa.  Se giochi sempre con 3-4 riserve per volta, alla lunga la paghi. Gli errori di Tatarusanu e Gabbia non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Sicuramente molto grave anche la dormita di Theo Hernandez che non è nuovo a disattenzioni fatali e avrebbe dovuto togliersi questo terribile limite già da tempo. Tra i punti di domanda ci finiscono anche alcune scelte di Pioli. Romagnoli proprio non poteva giocare? E perché togliere Kalulu, tra i migliori ieri sera, per mettere un insipido Florenzi?
Nulla è perso, sia chiaro, ma l'occasione sprecata è enorme, considerata la sfida odierna tra Inter e Napoli.
 
Sul tema infortuni ci siamo abbondantemente espressi: tolti quelli traumatici, resta alta la percentuali di stop muscolari che impediscono di avere la formazione titolare ormai quasi costantemente da due anni. Problema che a oggi non è stato ancora risolto e che alla lunga rischia di fare la differenza.

Capitolo mercato. La dirigenza è al lavoro per i rinnovi, ma anche per gli obiettivi in entrata. Su tutti, la ricerca del sostituto di Kessie, il cui addio è pressochè certo. E' forte la candidatura di Kamara (22 anni il prossimo martedì), centrocampista francese che in estate si libererà a zero dal Marsiglia. Ma non è assolutamente da scartare il nome di Renato Sanches. Il Milan lo considera anche per la maggior esperienza internazionale. Ci sono invece perplessità sulla tenuta fisica, con il giocatore che è troppo spesso fermo ai box. Coi soldi che il Club ha offerto a Kessie (ingaggio da 13 milioni lordi a stagione per quattro anni), si potrebbe tranquillamente coprire la spesa per il cartellino del centrocampista del Lille e anche l'ingaggio (a maggior ragione se verrà confermato il Decreto crescita). Intanto a gennaio salgono le quotazioni di Adli che, come scritto in passato, potrebbe anticipare il suo arrivo a Milano con una duplice utilità. Innanzitutto puntellare un reparto che perderà Kessie e Bennacer per diverse partite causa Coppa d'Africa, poi iniziare il proprio percorso personale di ambientamento in vista della prossima stagione. All'occorrenza potrebbe anche rappresentare una valida alternativa, con caratteristiche diverse, a Brahim Diaz sulla trequarti.


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