Schelotto cercasi, ma vanno bene anche Obi o Branca...
Come ci arriviamo a questo derby, lo sappiamo perfettamente. Ciascuno di noi ha l'anima slabbrata. "Ogni Milanista che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre". Recitava così un meme che mi è arrivato ieri su WhatsApp. Ed è un po così, lo sappiamo e lo viviamo tutti. Per la verità me ne è arrivato anche un altro, sul gioco di Giampaolo che "rispecchia la Storia del Milan", ma ci glisso sopra perché se no viene giù tutto. Parlare solo del derby non significa minimizzare o nascondersi dietro un dito. Preferirei solo e semplicemente continuare a vedere messe in piazza le nostre cose dopo la partita con gli altri, vorrei solo fissare una priorità nel marasma. Le nostre cose le sappiamo. Siamo un po' incasinati, siamo poco ordinati, poco blindati, non prontissimi a giocarci l'osso del collo. Perché è quello che rischiamo. Con questo Napoli e con questa Inter, con questa Juventus e questa Atalanta, ma anche con questa Lazio, occhio, rischiamo l'all-in negativo. Rischiare non significa che succederà, bisogna lottare con tutta l'anima e tutti gli elmetti del mondo perché non succeda, ma meglio essere consapevoli di tutto piuttosto che tenere la guardia bassa e fare i fatalisti. Però tutto questo, scusi, dopo. Dopo. Non adesso. Adesso c'è un'altra cosa, un altro pezzo di orgoglio che si mette in gioco.
Non lo dico certo a cuor leggero che arriviamo al derby come tante e tante volte ci sono arrivati loro. Discussi, controversi e nazional-popolari. Le attinenze fra noi e loro non fanno piacere a nessuno, né a noi né a loro. Però è così e ce la dobbiamo tenere, digrignando i denti ma ce la dobbiamo tenere. Ma c'è un'altra cosa che va detta. Tante e tante volte loro sono arrivati al derby disastrati, ma il modo di tenere in piedi la baracca l'hanno trovato. Anche quando c'erano voragini di differenza. Come quella volta che eravamo belli e capolisti, e loro con Orrico in panchina, ed ecco che Klinsmann pareggia. Inspiegabilmente e clamorosamente ma pareggia dopo che il loro tecnico toscano aveva giocato a sorpresa la carta in marcatura del buon Beppe Baresi. O come quella volta che eravamo già campioni d'Italia al derby di ritorno, eravamo nettamente superiori, affrontavamo il derby anche con sufficienza perché le nostre sfide erano quelle euro-mondiali, ma Branca ci scappa via all'inizio, fa gol e vince. O come quei pareggi di Schelotto con il Milan tanti punti avanti e in vantaggio con El Shaarawy o quello di Obi dopo il cambio in panchina Mazzarri-Mancini e il vantaggio di Menez. Tutti derby puliti, chiari, indirizzati dove era chiaro il più forte, ma che loro sono riusciti a sporcare, a sparigliare, a contaminare. Facciamolo anche noi. Poi continuiamo a discutere. Ma intanto facciamolo. Dai!!!