Robinho jolly e speranza del mercato, altrimenti il Milan 2012-2013 è già fatto
Nesta, Seedorf, Inzaghi, Gattuso meriterebbero un addio in pompa magna. Noi ci avremmo fatto la formazione titolare di domenica prossima, con lo stesso Zambrotta, magari a bordo campo anche qualcun altro in rampa di lancio. Il calcio trita tempi e sentimenti, purtroppo, quindi ci dovremo accontentare di altri anche nell’ultima passerella con il Novara. Peccato.
L’epurazione che avevamo in qualche modo anticipato venerdì scorso e che si sta materializzando in modo così repentino, era del resto ampiamente prevedibile, per questo Adriano Galliani si è già mosso per rimpiazzare numericamente i partenti. In difesa se ne vanno Roma, Zambrotta e Nesta, arrivano Acerbi e Ogbonna quindi servirà un terzo portiere e basta, in luglio e agosto verrà completato il lavoro su Emanuelson affinché possa giocare terzino. Potrebbe restare Yepes, la rosa del pacchetto arretrato si chiude con Abate, Bonera, Antonini, Mesbah, Mexes e Thiago Silva. A centrocampo per Gattuso, Van Bommel, Seedorf e Aquilani sono in arrivo Traorè e Montolivo. Torna Flamini al quale è stato proposto un biennale ridotto, quindi con Boateng, Ambrosini, Muntari, Nocerino, uno sbarbato e magari un ultimo puntello stile-Mudingayi il cerchio si chiuderebbe. In attacco ci sono Ibrahimovic, Pato, Cassano, El-Shaarawy e Robinho. Di fatto, mancherebbe il sesto attaccante per sostituire Inzaghi: dubitiamo che sia Maxi Lopez al quale sono stati offerti, dopo la prigionia in hotel a gennaio, soltanto pochi scampoli. Manca soltanto una sesta punta dunque, uno che comunque giocherà 20 minuti al mese coppe comprese. Quindi il Milan 2012-2013 è già sostanzialmente pronto: Abbiati; Abate, Ogbonna, Thiago Silva, Emanuelson; Montolivo, Muntari, Nocerino; Boateng; Cassano (Robinho), Ibrahimovic.
Galliani dovrà come sempre arrabattarsi e ha già cominciato a farlo. Studierà il risparmio sul monte-ingaggio dopo la partenza di tanti top-players. Di quella cifra, potrebbe chiedere di reinvestire una parte: diciamo per ipotesi che gli ingaggi nella prossima stagione potrebbero pesare 50-60 milioni lordi in meno sul bilancio del Milan, diciamo per ipotesi che se ne potrebbero spendere 10-15 per l’acquisto di un altro giocatore che non guadagni più di 2 milioni netti a stagione. Ma è solo un’ipotesi. Le ipotesi più credibili riguardano invece Robinho e Berlusconi. La prima prevedere la cessione del brasiliano per un prezzo intorno ai 15 milioni cui aggiungere una fettina del risparmio, per andare ad acquistare un attaccante-top. La seconda prevede che Berlusconi decida di ampliare il budget (0) a disposizione di Galliani, a prescindere da Robinho.
Non c’è da farsi soverchie illusioni: Mediaset frana in borsa, Fininvest deve risparmiare decine di milioni dopo la questione lodo-Mondadori e l’utile ridotto dell’ultimo bilancio, il momento dell’economia nazionale e internazionale è drammatico. Il vero motivo della riconferma di Allegri è che Berlusconi non ha voglia di scucire una dozzina di milioni di liquidazione, più quelli da garantire al suo successore. Da qui in poi è facile intuire sin da adesso quale sarà l’andazzo del mercato, se mercato ci sarà e se il proprietario del Milan non decidesse all’improvviso di buttare sul piatto denaro fresco. Ci sono ancora voci sull’ingresso di nuovi soci in via Turati, ma la realtà racconta una storia diversa.