Rinnovo Maldini-Massara: in 48 ore le firme. Poi basta mal di pancia (da entrambe le parti). Pioli merita rinforzi veri per continuare a vincere. Il doppio passo di Botman
Oggi o domani cambia poco: le firme di Paolo Maldini e Ricky Massara sui contratti che li legheranno ancora al Milan saranno apposte in questo arco temporale anche perché, tra tre giorni, l’attuale contratto andrà a scadenza. Una querelle stucchevole, dove ci sono responsabilità di entrambe le parti prese in causa, inutile girarci attorno. Nessuno è esente da colpe in merito al clima che si è creato attorno ai CAMPIONI D’ITALIA (in stampatello, così giusto per rimarcarlo) ma di una cosa c’è bisogno adesso: delle firme e di tracciare una riga dietro la quale lasciarsi malumori, mal di pancia, incazzature, antipatie e armistizi fatti traballare. C’è il bene del Milan da perseguire, sempre e comunque, perché se il Milan vince con Maldini è affascinante e c’è il filo della storia che non si interrompe, ma se il Milan dovesse vincere la Champions League, un domani, senza Maldini come direttore tecnico, le strade si riempirebbero comunque. Diceva bene Rino Gattuso: priorità all’AC Milan laddove nessuno è più grande del club. Non fa bene a nessuno alimentare fuochi fazionistici, poiché lo sviluppo della società Milan passa anche da successi in sequenza sul campo. Ecco perché a prescindere da ogni tipo di ideologia tra i “pro Maldini” e i “pro proprietà”, c’è bisogno di un mercato estivo da campioni d’Italia, che non vuol dire sperperare i soldi, ma vuol dire investirli su profili che alzino il livello qualitativo della squadra.
L’obiettivo primario di Maldini e Massara, per la difesa, era Sven Botman e il Milan ha tenuto viva la trattativa, con un’offerta non di molto inferiore a quella del Newcastle, fino alla sera di venerdì quando il giocatore ha fatto un doppio passo inaspettato, cedendo alle pressioni del Lille senza far valere quella che, per lui, era la prima opzione ovvero i rossoneri. Il Milan ha fatto di tutto per prenderlo, ma le petro-sterline del Newcastle hanno prevalso su un discorso tecnico e di fascino che il Milan aveva impostato da dicembre. Si andrà su altri profili (in discesa Acerbi) per rimpolpare un reparto arretrato dove dovrà essere fatto il rinnovo con adeguamento di Pierre Kalulu così come dovrà essere portato a casa quello di Rafael Leao, qui senza stare a contare i mogani per favore, perché uno così in giro non c’è.
E poi è necessario prendere Renato Sanches, Charles De Ketelaere e Hakim Ziyech più di Marco Asensio. Rendendo più forte la trequarti con giocatori veri, che agiscano al meglio alle spalle di Divock Origi (in arrivo oggi in città) e Olivier Giroud (attendendo Ibrahimovic), allora si potrà puntare alla seconda stella e a superare il girone di Champions League (che garantisce molti soldi come passaggio del turno e situazioni annesse). Bisogna investire bene per poter diventare ancora più forti. Perché il tifoso del Milan, quando ha vinto, non vuole più smettere di farlo. Altrove (Arsenal e Borussia Dortmund per fare degli esempi neanche tanto a caso) non ci sono abituati…