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Quello che s'incazza. Non siamo nati imparati. Leao 2 gol: banale luogo comune

di Mauro Suma

Al Mister le parole del capitano sono state riferite incomplete, ma appena usciti dal Parco dei Principi i due ci hanno messo un attimo a capirsi e a chiarirsi. Vero che bisogna stare calmi e soppesare le parole quando si va davanti alle telecamere e che nella tensione di qualche post-partita (Inter e Psg, perchè dopo la Juve era evidente e solare si trattasse di una sconfitta dovuta a episodi e nient'altro) si rischia di essere nervosi e preoccupati, ed è altrettanto vero che per "giocare il post-partita" al Milan serva una figura in più, ma giuste o sbagliate che siano le parole di Davide, penso da sempre che, dopo una sconfitta tosta, se c'è qualcuno che s'incazza sia forse meglio. Perchè dopo le incazzature, si mette in meccanismo di dialogo e di reazione diverso da quello che può essere un normale tran tran. 

Noi non siamo nati imparati. Tutte le cose, importanti, che abbiamo fatto sul mercato estivo sono la prima parte del progetto. La seconda la dovremo fare, e la faremo, la prossima estate. Serve un difensore forte in più. Serve un bomber da ciclo (e ce ne sarebbe stato esattamente e precisamente bisogno anche se avessimo preso Taremi l'ultimo giorno di mercato) e qualcosa sugli esterni difensivi. E serve far crescere ancora i ragazzi che abbiamo portato qui con noi la scorsa estate. Perchè Musah (che piace assai) e Chukwueze (ci fosse stato) oggi come oggi non sono ancora prospetti con i quali vai a sfidare occhi negli occhi una rosa costata un miliardo di euro come il Paris Saint Germain. Perchè Loftus che ci manca come l'aria che respiriamo, un suo tagliando con gli infortuni l'ha fatto spesso nel corso della sua carriera. Perchè Pulisic il suo lo ha fatto anche a Parigi e lo sta facendo in generale alla grande, ma non è Mbappè o simili. Quindi calma, niente drammi. Cresciamo. E accettiamo. La semifinale Champions della scorsa stagione per noi resta una eccezione. Non ancora la regola.

E poi Leao: 2 gol in 18 partite di Champions League? Calma co sto luogo comune, trito e ritrito magari per insinuarsi dal campo rivale nelle pieghe del Milan. In tutto sto film dei famosissimi 2 gol nelle famosissime 18 partite, Leao, signori cari, ha fatto la Cosa decisiva, che nessuno conta ma che pesa tantissimo. l'azione devastante di Napoli, che ha qualificato il Milan alla semifinale di Champions League. A Napoli il gol lo ha fatto Giroud, ma la Cosa l'ha fatta Leao. Sul quale Leao, Arrigo, gigante della nostra Storia sempre e comunque, potrebbe anche smetterla. Perchè il troppo stroppia sempre. A proposito della semifinale di Champions League, noi non siamo ancora, ripeto, quelli che la possono fare normalmente ogni anno. Dobbiamo ancora crescere tanto, tecnicamente ed economicamente. Noi non siamo stati un Milan in crescita dal gennaio del 2012 al gennaio del 2020, otto anni tondi tondi. Da quel momento, dal gennaio 2020, abbiamo dovuto pensare a tornare a crescere e a pagare i debiti al tempo stesso. Lo stiamo facendo. E quando torneremo a considerare un fallimento non essere fra le prime quattro d'Europa, lo faremo sani, giusti, leggeri, senza debiti, senza bond e senza plusvalenze. Proprio come il nostro ultimo bilancio. Altra cosa che pesa e bisogna contare, proprio come il Leao di Napoli nel ritorno dei quarti di Champions.


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