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Quaterna secca sulla ruota di Milano

di Tiziano Crudeli

Con la quaterna secca sulla ruota di San Siro, il Milan ha estratto dal proprio cilindro una prestazione super.   Sconfitto  il Catania, che pure era reduce da 6 giornate di imbattibilità. Gli etnei, è bene ricordarlo, avevano battuto  l’Inter, il Napoli e pareggiato con la Juventus, la Lazio a Roma, la Fiorentina a Firenze. Il Milan era privo di 5 titolari (Cassano, Nesta, Pato, Nocerino e Boateng entrambi squalificati, ai quali vanno aggiunte le prolungate  assenze di  Gattuso e  Flamini).  Prova di forza dei rossoneri a segno con Ibra (4 reti nelle ultime 3 partite più quella in Champions;  9 gol stagionali di cui 5 in campionato), con  Robinho, con l’ autorete di Lodi e il gol Zambrotta. La larga vittoria ha ulteriormente confermato la validità della manovra rossonera che, a prescindere dalle defezioni,  si snoda comunque  col massimo profitto. Se poi l’avversaria concede eccessiva libertà d’azione e i suoi ritmi non sono elevati, allora la squadra di Allegri va a nozze, anche se all’appello mancano giocatori importanti. In campionato  è la quinta vittoria consecutiva ( 18 gol segnati e 6 subiti). Sempre nello stesso periodo (dal 15 ottobre al 6 novembre) il Milan si è pure misurato in Champions ottenendo una vittoria (2 a 0) e un  pareggio (1 a 1).  Il che porta ad un totale complessivo di 7 incontri in 22 giorni con 6 successi e un pareggio. Un ruolino di marcia eccezionale. I progressi dell’intero complesso sono evidenti.  Impressionante Ibra: mobilissimo, splendido assist man, ogni volta che parte crea il vuoto: per gli avversari è un pericolo costante in ogni zona del campo. Se Zlatan merita il podio più alto, il gradino appena  sotto spetta di diritto a Robinho. Il brasiliano, in giornata di grazia, ha  illuminato  la scena con sprint a ripetizione e dribbling ubriacanti.   Binho propizia il calcio di rigore, realizza  un  gol  con una grande giocata e, a tu per tu col portiere si fa parare una conclusione sotto misura (piccolo e insignificante dettaglio in una partita di alto livello). Alberto Aquilani entra nel novero dei migliori in campo. “Aquila” si sta rivelando un centrocampista sempre più completo assolutamente indispensabile alla causa, soprattutto contro il Catania  tenuto anche conto le assenze di lottatori  del calibro di Nocerino e Boateng. Alberto  E’ bravo nell’impostare la manovra (e questo lo si sapeva) ma abile pure nei ripiegamenti e nei  contrasti. Intanto Abate è stato convocato in Nazionale, giusto premio ad un giovane sempre più emergente.  Non male Urby  Emanuelson che pian piano che si  sta rivelando un buon giocatore.


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