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Può essere una giornata storica. Rinnovi, riscatti e acquisti, la Champions è fondamentale.

di Andrea Longoni

Domenica 16 maggio 2021, può essere una giornata storica per i colori rossoneri. Tornare in Champions League dopo 7 anni avrebbe un'importanza straordinaria. Innanzitutto dal punto di vista sportivo, rientrare nell'Europa che conta rappresenterebbe il sigillo sulla bontà del progetto e sulla fine del periodo nero del Club. Sarebbe il passo necessario per tornare a puntare al vertice, là dove il Milan dovrebbe sempre stare. Il piazzamento nei primi quattro porterebbe nelle casse di via Aldo Rossi diverse decine di milioni di euro, necessari per migliorare i conti e per rafforzare la squadra in vista della prossima stagione.

A Torino tra Juventus e granata gli uomini di Pioli hanno messo a segno la bellezza di 10 reti, senza incassarne. Il trend è decisamente positivo e la squadra sembra aver ritrovato fiducia e benzina proprio nel momento decisivo della stagione. L'impegno odierno contro il Cagliari non deve essere preso sottogamba, anche perchè alle 20.45 quando inizierà la partita i rossoblu scenderanno in campo con probabilmente soli 2 punti di vantaggio rispetto alla terzultima (il Benevento nel pomeriggio sulla carta dovrebbe avere vita facile contro il già retrocesso Crotone). La Champions League aiuterebbe ad affrontare anche con più serenità il tema rinnovi e quello dei riscatti. Sul primo punto va detto che sarebbe molto più difficile per i vari Donnarumma e Calhanoglu decidere di lasciare questo Milan: anche se, per una questione di principio, verrebbe da dire che quella è la porta.

Per quanto riguarda i riscatti, va registrata l'esplosione di Brahim Diaz: la dirigenza ora punta a rinnovarne il prestito inserendo questa volta un diritto di riscatto. Più difficile la permanenza di Dalot, mentre è ancora da scrivere il futuro di Meitè, entrato benissimo mercoledì contro la sua ex squadra. Tomori vuole restare e il Milan lo riscatterà, con Mandzukic invece ai titoli di coda.

Poi sarà fondamentale non sbagliare il mercato in entrata: l'acquisto più importante (e costoso) sarà il centravanti. Vlahovic è il sogno, ma sarà molto complicato trovare un'intesa economica con il club di Commisso. Attenzione anche alla pista Abraham del Chelsea che potrebbe raggiungere a Milano il suo grande amico Tomori, con la stessa formula. Sullo sfondo Belotti, il cui contratto in scadenza nel 2022 ne facilita la partenza: ma la dirigenza rossonera per il ruolo cerca un giocatore più simile a Ibrahimovic.


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