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Pulisic come Suso. Senza inventare nulla. Morata out. E ora il Milan? 

di Carlo Pellegatti

28 luglio 1997. Hall dell’Hotel Adlon Kempinski di Berlino. Fabio Capello seduto, circondato da alcuni giornalisti. Il Milan ha appena vinto la Coppa Opel Masters, due tempi da 45 minuti l’uno, contro PSG e Bayern Monaco. L’allenatore rossonero nel match contro i tedeschi schiera clamorosamente Paolo Maldini a destra, anche in quel ruolo fra i migliori in campo, con Bogarde a sinistra, Ziege spostato più avanti. Un collega del Corriere dello Sport chiede all’allenatore il motivo di questa scelta: "Fabio, non ho capito la posizione di Maldini. Lui è il piu’ grande difensore sinistro del mondo". Capello lo guarda un po’ stranito, poi toglie il portafoglio dai pantaloni, estrae una tessera e la consegna al collega, e sorridendo, gli dice: "Questa è la mia tessera da allenatore. Dai, allena tu!!”.

Non vorrei che Paulo Fonseca nella prossima conferenza imitasse Capello dandomi la sua tessera, ma mi permetto di puntualizzare alcune sue scelte  di sabato sera. A partire da quella, non certo un inedito in questa estate rossonera, di Pulisic impiegato da trequartista. Mi ha ricordato la mossa di Suso, qualche anno fa, abortita subito all’inizio del camoionato. Il giocatore americano, generoso e instancabile, spreca troppe energie correndo e pressando su tutto il fronte offensivo per supplire alle deficienze, sotto questo aapetto, di Jovic e Leao. “Sapore di miele” è la migliore ala destra del Milan, entrato in doppia cifra nella scorsa stagione. Schierandolo centrale, con Loffus Cheek,oggi totalmente spaesato nei due di centrocampo, perdiamo le migliori qualità di entrambi. Personalmente, dal centrocampo in su, vedrei bene Reijnders, Fofana, Loftus Cheek, Pulisic, Morata( Okafor - Camarda), Leao.

Jovic è assolutamente inadatto come prima punta, più bravo e spietato se al suo fianco c'è un altro attaccante. A proposito, il Milan non andrà sul mercato dopo l’infortunio di Morata. Le strategie sono chiare e ribadite da Zlatan Ibrahimovic. La casella è libera per un giovane di Milan Futuro. Il nome è Francesco Camarda. Con Jovic inadatto, con Okafor adattato, in attesa che Rosa Camarda sbocci nella serra di Milan Futuro, un altro attaccante, anche prima dell’infortunio di Morata, l’avrei acquistato. 

Scusate, squilla la mia suoneria ”old phone”: "Pronto sono Giorgio Furlani! Vuole la mia tessera da dirigente?!?”.


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