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Pioli per ora non rischia, ma fino a quando si andrà avanti così? Le colpe da dividere con chi ha allestito la squadra

di Antonio Vitiello

Stefano Pioli in questo momento non rischia di essere sostituito. La dirigenza del Milan continuerà a supportare l’allenatore rossonero che ha rinnovato a ottobre scorso fino al 2025. Il legame tra tecnico, Maldini e Massara è molto forte, e sono ancora convinti di poter superare la tempesta tutti insieme, come hanno fatto anche in passato. Anche se il primo tempo rinunciatario nel derby adottato da Pioli non è piaciuto.

Ma è giusto cominciare a mettere tutti in discussione perché i risultati nell’ultimo mese sono pessimi e perché parliamo sempre del Milan, un club che non può permettersi certe figure, specialmente dopo aver vinto uno scudetto.

Perché Pioli non sta riuscendo a migliorare il Milan dove invece in passato è stato per certi versi miracoloso?

In primis perché parliamo di una squadra svuotata, che ha corso per tre anni e che non ha avuto i ricambi giusti nel corso dei mesi. E’ arrivata spompata a gennaio, peggiorata dal fatto che i giocatori che sono andati al Mondiale sono tornati con una forma pessima. Il calo generale di 5-6 giocatori chiave ha pesato notevolmente. I tantissimi infortuni continuano ad affossare il Milan, perché una cosa è giocare il derby con Maignan, Tomori e Bennacer, un’altra cosa è farlo con Tatarusanu, Gabbia e Messias.

Ora c’è da chiedersi se Pioli ha ancora una squadra che lo segua oppure no. E su questo deve essere aiutato anche dalla dirigenza. Che oltre ad avere il compito di allestire una squadra all’altezza, deve anche capire se le cose a Milanello stanno funzionando per il verso giusto, e semmai intervenire.  

Le mosse dell’allenatore dell’ultimo mese non hanno portato risultati, sia dal punto di vista tattico che dell’atteggiamento in campo. Moltissima confusione. Pioli per ora non rischia ma fino a quando sarà così? Se con Torino o Tottenham non dovessero arrivare risultati?  

Ribadiamo, inoltre, che c’è un problema di fondo, ovvero il mercato estivo. E’ stato impostato un mercato per il 4-2-3-1 senza però sostituire realmente chi è andato via l’anno scorso. La squadra sembra essere più debole e fragile di un anno fa, e infatti sono gli stessi giocatori del passato campionato senza Ibra, Maignan, Florenzi, Kessie e Romagnoli.

E’ vero che in estate sono arrivati diversi giovani interessanti come Thiaw, Vranckx e De Ketelaere, ma prima di prendere ragazzi di prospettiva servivano giocatori pronti all’uso. Infatti hanno giocatori sempre gli stessi, (e se ci aggiungiamo infortuni e cali di forma), il Milan è arrivato a gennaio a pezzi.

Il Milan è sesto in classifica e non è in linea con i parametri.  


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