Pioli arabo fa ricco il bilancio. Perché Florenzi deve restare. Su Kia il Milan non può mollare
Precedenza ai numeri, questa volta. E che numeri. Allora la campagna abbonamenti con oltre 35 mila adesioni e pronostico diffuso di riuscire a tagliare il traguardo dei 41 mila dello scorso anno post-scudetto, certifica la distanza chilometrica tra il tifoso da tastiera e il tifoso reale. Questo dato dovrebbe insegnare qualcosa specialmente quando si interpreteano i flussi e gli orientamenti del popolo rossonero che ha una storica vocazione a sentirsi coinvolto nei periodi di maggiore sofferenza (qui intesa come risultati) e a reagire in modo generoso. Il dato, dal punto di vista statistico, è ancora piu clamoroso perché raggiunto in assenza di comunicazione da parte del club, in assenza di trattative di calcio-mercati giunte a conclusione (cioè firma e visite mediche) e con prospettive (i rinnovi di Theo e Maignan) tutt’altro che entusiasmanti.
Altra cifra. Qui parliamo di bilancio e dopo le anticipazioni delle passate rubriche ecco il dato rilanciato da Calcio e finanza, un sito di riconosciuto spessore giornalistico. Scontata la chiusura in territorio positivo, si tratta solo di stabilire con precisione l’entità della cifra. E qui potrebbero esserci degli sviluppi ulteriori qualora dovesse andare in porto il trasferimento di Stefano Pioli e del suo staff in Arabia alla guida del club Al Ittihad, tra l’altro interessato anche all’acquisto di Bennacer e credo che non si tratti di una semplice coincidenza. Pioli, in pubblico e in privato, ha sempre considerato Bennacer il miglior centrocampista difensivo a disposizione. Per chiudere: aspettatevi un attivo che balla tra 15 e 20 milioni. Saranno utilizzati tutti sul mercato insieme alle altre risorse. In materia di fatturato la dimensione raggiunta (tr i 420 e i 430 milioni di euro) é tale da procurare una legittima soddisfazione.
Capitolo Florenzi. Continuo a leggere di indiscrezioni riferite a Florenzi il quale verrebbe inserito nella lista dei cedibili per via di presunti o autentici dissidi con Fonseca ai tempi della Roma. Ammesso che sia tutto vero considero l’ipotesi un grave errore da parte del nuovo tecnico e soprattutto da parte del club per un paio di buonissimi motivi.Florenzi è l’unico che é riuscito a parlare, nei giorni difficili e complicati della stagione, senza provocare ulteriori danni all’immagine del Milan. Per esperienza e per riconoscimento riscosso presso lo spogliatoio viene considerato una “mela sana”, quindi da preservare e da riconfermare nel grande cesto perché capace di procurare qualche risultato virtuoso. Il Milan, composto da molti deb, ha bisogno di almeno due-tre elementi esperti, di vecchi saggi insomma, capaci di parlare e farsi ascoltare.
Commissioni. Su Zirkzee continuo a leggere, a giorni alterni, versioni di segno completamente diverso. Una volta si avvicina al Milan e una volta si allontana da Milanello. Nel frattempo da Londra, sede operativa del suo procuratore Kia, continuano a rimbalzare voci di interessamento del Manchester United non ancora confermate dai diretti interessati. Sul punto ho una mia tesi: tutto dipenderà dall’effettiva consistenza di queste voci. Fossero autentiche per il Milan diventerebbe impossibile competere. Nel caso di bluff invece sarà l’agente descritto come “ un osso duro” da Galliani, a dover cambiare strategia. Aggiungo: non cambio idea sul tema delle commissioni. 15 milioni sono una esagerazione ingiustificata. E il Milan è tenuto a non accettarla per una questione tattica. Come farebbe domani Furlani a resistere ad altre richieste delle stesse dimensioni se dovesse calare le braghe dinanzi a Kia? Ultima annotazione: riguarda il diretto interessato e cioè l’olandese. Se dovesse continuare a reggere il gioco del suo agente si presenterebbe agli occhi del calcio italiano ed europeo come come colui che a 23 anni fa una scelta economica e finanziaria invece che calcistica. E in questo caso vuol dire che è meglio cambiare profilo. Almeno per il Milan!