Perché Abate è ignorato da Prandelli? Milan in ripresa nonostante gli infortuni
Prima di giudicare il Milan contro il Cesena partiamo subito da un dato di fatto inconfutabile: alla squadra di Allegri, è bene ricordarlo per l'ennesima volta, mancavano Ibra (14 gol in campionato, 4 in Champions 3 in Coppa Italia per un totale di 21 reti) Pato (14 reti in campionato e in Coppa Italia per totale di 16 gol) e Robinho (14 gol in campionato più 1 in Coppa Italia per un totale di 15 reti). Bocche di fuoco che l'anno scorso hanno realizzato complessivamente 52 gol stagionali.... e 21 assist (13 Ibra, 4 Robinho e 4 Pato). Dunque una situazione di grande e prolungata emergenza causata proprio dalle gravissime defezioni. Impossibile, perciò, trovare sostituti e moduli tattici per supplire alle numerose carenze. Tanto più che El Shaarawy e Cassano non sono prime punte. L'unica possibile risorsa? Pippo Inzaghi, ma Superpippo, purtroppo, ha trentotto anni ed è reduce da un lungo infortunio. Giusto usarlo col contagocce. Oltretutto all'appello non potevano rispondere gli indisponibili Boateng, 3 reti e 2 assist, Gattuso 2 gol e 2 assist (!?!) , Ambrosini 1 gol, Flamini 2 reti ecc. Impossibile, quindi, giudicare la prestazione del rabberciato Milan. Pare evidente che con Ibra, Pato, Boateng e Robinho avremmo visto all'opera un'altra squadra certamente più vicina al suo reale valore tecnico. Se attacchi con una forza d'urto efficacissima e segni gol ne traggono benefici pure i difensori che giocano con maggiore tranquillità.
Una premessa doverosa considerati gli eccessivi rilievi critici espressi nei confronti del Milan 2. Ciò non toglie che chi è andato in campo (Nocerino, Aquilani, Taiwo...) deve fornire un rendimento superiore. Non conoscendo la classifica del nostro campionato probabilmente nessuno avrebbe pensato che il Cesena fosse il fanalino di coda della Serie A. I romagnoli hanno disputato una buona partita e soprattutto nella seconda frazione hanno avuto una supremazia territoriale senza però creare eccessivi pericoli alla porta difesa da Abbiati. Ciononostante El Shaarawy al 4', Seedorf al 17' e Cassano al 20' hanno avuto tre limpide palle-gol. Al 22', sempre del secondo tempo, probabilmente c'era pure un rigore, per un fallo di Rodriguez su Cassano, non concesso dal Signor Giannoccaro. In ogni caso il Milan nell'arco dei 90 minuti ha creato almeno 5 palle gol (2 nella prima frazione con Emanuelson e Yepes e 3 nei restanti 45 minuti) . Il Milan ha cercato di impostare la partita affidandosi ad un possesso palla (67% con 606 passaggi) meno lento del solito privo però di sbocchi offensivi considerato che El Shaarawy e Cassano, non essendo prime punte, faticavano a trovare spazi nell'area romagnola. C'è voluto un capolavoro di Clarence Seedorf (60 gol con la maglia rossonera di cui 4 l'anno scorso e 4 assist). L'olandese, partito in dribbling dall'out sinistro per poi convergere e piazzare, con uno splendido diagonale di destro, la palla all'incrocio dei pali, già al 5' minuto ha sbloccato il risultato. A quel punto è diventato tutto meno difficile anche se alcuni lampi dei cesenati hanno poi creato qualche apprensione. Passare in vantaggio nelle battute iniziali ha permesso al Milan di controllare con calma il match e ottenere il primo successo in campionato. Il motivo di soddisfazione è tutto nei tre punti in palio, anche se scampoli di buon gioco si sono visti e sono stati apprezzati dal pubblico. Tra i migliori in campo, oltre all'incommensurabile Seedorf, vanno inseriti, di diritto, Cassano che adesso lotta, contrastata e recupera persino palla (!?!), Thiago Silva e il sempre bravo Ignazio Abate. Domanda: perchè Ignazio viene ingiustamente ignorato dal Ct della Nazionale italiana Prandelli?