Per Leao il Milan farà uno sforzo. Va solo ringraziato. Stadio: basta vivere nel passato. Rientri a breve
Menomale che ogni tanto parla Paolo Maldini. Perché le sue parole avranno sempre un peso diverso, e spesso servono a rifrescare la memoria su alcuni concetti basilari. Cominciamo dalla posizione del Milan su Rafa Leao. Da mesi i rossoneri cercano di rinnovare il portoghese, ma il contenzioso con lo Sporting Lisbona e un’ingarbugliata situazione relativa ai suoi rappresentati (c’è Jorge Mendes ma anche un avvocato francese, e spesso hanno idee opposte) non rende semplice il prolungamento. Ma in via Aldo Rossi non hanno mai perso la fiducia per un motivo molto semplice: perché Leao vuole restare. Maldini e Massara parlano con Rafa quotidianamente al centro sportivo e hanno percepito da mesi la sua volontà di restare per continuare un processo di crescita cominciato nel 2019. Conviene anche all’attaccante restare, d’altronde ci sono esempi lampanti con chi ha lasciato il Milan a parametro zero e poi ha fatto i conti con la realtà. Rafa ama Milano, sta bene in città e con questa squadra. E apprezza soprattutto che il Milan lo abbia sempre trattato con i guanti, facendolo crescere e migliorare. La volontà di rinnovare c’è. Serve l’intesa economica. Per un talento come lui la richiesta dei suoi procuratori si aggira sui 7 milioni di euro, il Milan sta provando ad arrivare a quella cifra ed è intenzionato a fare uno sforzo per Rafa. Vuole alzare l’ingaggio e pagare per il giusto valore.
Chi sta tirando avanti la carretta oltre ogni aspettativa è Olivier Giroud. Il suo 2022 ha numeri pazzeschi e più gioca e più è felice. Sta segnando come non aveva mai fatto, sta vivendo una seconda giovinezza. Il Milan è convinto che possa dare ancora tanto e da qualche settimana si sta parlando del rinnovo (scade al 30 giugno 2023). Al momento Olivier va solo ringraziato per quello che mette in campo e per l’entusiasmo che mostra quotidianamente, un vero campione. Esempio per tutta la squadra.
Siccome sul tema stadio c’è ancora chi non ha compreso pienamente l’importanza di realizzare una struttura all’avanguardia, il messaggio lo lasciamo ancora una volta a Paolo Maldini, che in una intervista alla Gazzetta non usa giri di parole per dire che per raggiungere i club esteri serve un nuovo impianto sportivo: “La cosa chiara, e te lo dice una persona che ha avuto la mia storia, San Siro è uno stadio pieno di ricordi per tutti i tifosi milanisti. Ma vogliamo vivere di ricordi o creare qualcosa di nuovo per andare a crearne di altri? Il Milan non finisce con San Siro, va avanti. Dobbiamo creare qualcosa che ci renda competitivi ed è lo stadio, altrimenti davvero rimaniamo a raccontarci le cose degli anni che furono e non è una cosa che mi entusiasmi molto". Più chiaro di così…
Dopo due giorni di riposo concessi da Pioli, questo pomeriggio la squadra si ritroverà a Milanello in vista dell’Empoli. Calabria è sicuramente recuperato, Tonali verso il rientro, e forse Rebic potrebbe rientrare nei convocati. Tra oggi e domani nuovo test per il croato che dopo diverse settimane fermo a causa di un forte dolore alla schiena è vicino al rientro. Rimarrà fuori per un mesetto Maignan (in Champions rimpiazzato da Tatarusanu), mentre Hernandez rischia di saltare anche Chelsea e Juve, ma farà di tutto per rientrare contro i bianconeri. Per Origi passi avanti nello smaltimento dell’infiammazione al tendine che lo ha frenato molto in questo avvio di campionato.