Pato frastornato. Ecco una possibile soluzione per recuperarlo
Lo prometto anzi, spero che proprio Pato mi aiuti a non parlare più di lui, se non in termini elogiativi. Lo prometto, dunque. Voglio toccare l ‘argomento per l’ultima volta. Non aiuta certo l’attaccante, in questo momento difficile qualche fischio che ha accompagnato la sua uscita durante il disgraziato derby di domenica scorsa, anche se è indubbio che il giovane campione brasiliano stia attraversando una fase delicatissima della sua carriera. Sarebbe banale e riduttivo parlare del gol sbagliato nel primo tempo, ma la conclusione non era certo agevole, o del mancato tocco vincente, a pochi passi, da Julio Cesar. Quello che più mi ha colpito dolorosamente è la improvvisa difficoltà nel controllo della palla, qualche stop sbagliato, inusuale per lui ed emblematico di un momento di disagio.
La mia impressione è che Pato, di fianco a Ibrahimovic, giochi quasi frenato, non libero, non sciolto, non sicuro. Non è una questione tecnica ma “Come d’Incanto” nel 2011, ha ….incantato soprattutto a Genova, in Coppa Italia contro la Sampdoria e nel derby di ritorno quando lo svedese era assente. Nei due incontri, sarà un caso, ma ha segnato due doppiette. Come fuori era Ibra a Barcellona, quando l’attaccante brasiliano si infila nella difesa blaugrana, come Mosè nelle acque del Mar Rosso, realizzando un gol strepitoso. Sì, per me Pato soffre la presenza carismatica di Zlatan, una sofferenza che potrà essere superata solo quando il numero 7 rossonero tornerà a segnare con continuità, riacquisendo quella sicurezza nei suoi mezzi, oggi un po’ persa.
Rivedendo il giocatore di 4 anni fa, per intendersi quello di Milan-Napoli, sembra veramente un altro. In quel 13 gennaio 2008, la sua velocità, il suo dribbling, la sua progressione erano devastanti ed irresistibili, aiutate da un fisico più leggero, più agile, più filiforme. I suoi infortuni hanno portato lo staff a potenziare muscoli colpiti da gravi malanni, questo forse costringendolo a perdere le sue qualità naturali che lo hanno aiutato a essere il più forte ventenne del mondo, due anni fa.
Il Milan ha perso Tevez, salvo colpi clamorosi dell‘ultima ora e, dunque, per vincere questo campionato e superare l’Arsenal, ha bisogno del vero Pato. Tanto per intenderci non quello visto a Bergamo o nel derby. Qualche tifoso sembra accontentarsi di quelle prestazioni, ben lontane, secondo me, dalle giocate e dalle partite di assoluto livello che ci ha abituato nel passato.
Spero ,dunque , di rivedere presto il superbo Campione che il Presidente Berlusconi ha voluto giustamente tenere in questo Milan. Non lievitasse e non uscisse da questa fase delicata ed involutiva, avrei un suggerimento forte per i dirigenti rossoneri. Cederlo mai, perché su un attaccante che arriva da…Andalasia il paese delle fiabe, bisogna sempre credere, ma magari darlo in prestito un anno ad un grande Club. Per ritrovare tutte le sue qualità la sua naturalezza, la sua voglia di stupire che, comunque, a scanso di equivoci, mi auguro di ammirare presto anche nel Milan, casa sua!!!