Pato dove sei? A questo Milan serve un centrocampista e dopo il "caso" Taiwo anche un terzino
Ogni anno dovrebbe essere quello giusto per la definitiva consacrazione di Alexandre Pato. Dal 2008 ad oggi si aspetta il salto di qualità del brasiliano, cresciuto a Milanello e coccolato prima da Ancelotti poi da Leonardo e Allegri. La verità è che il papero non ha ancora compiuto il passo che distingue un buon giocatore da un campione. Parliamo di un giovane di 22 anni appena compiuti, ma dopo 4 anni ci si aspetta che il numero 7 possa finalmente fare la differenza. A settembre il solito ritornello: “Sarà la stagione di Pato”. Arriva il gol al Barcellona e l’euforia cresce nuovamente, poi l’infortunio che lo tiene fermo per diverse settimane. Al ritorno sul rettangolo di gioco ancora non ha fatto la differenza, anzi, sono molte le prove opache, compreso quella di ieri a Bologna. Impalpabile e spesso svogliato, Pato sembra essersi smarrito. La sua missione è sempre stata quella di fare gol, in questa stagione sono stati rari. A mancare sono soprattutto le sue giocate, gli scatti e i dribbling che lo hanno contraddistinto in passato. Si pensava che l’idea di avere un’altra punta in rosa come Tevez potesse pungolarlo nell’orgoglio per spingerlo a dare di più, invece la prima risposta è stata negativa. Ora arriva la prova d’appello con il Siena, dove Pato ha probabilmente l’ultima chance, visto lo scalpitante Robinho entrato nei minuti finale al Dall’Ara.
Nonostante tutto il Milan continua a segnare, alzando l’asticella dei gol fatti a 31 in campionato. Quindi quello dell’attaccante è un problema relativo. Ciò che realmente manca al Milan è senza dubbio un campione a centrocampo e un terzino sinistro. Sono le due reali necessità di una rosa che nei momenti di difficoltà mette in risalto le poche imperfezioni. A Bologna non è stato della partita Antonio Nocerino, che fino ad ora ha fatto la differenza non solo per i 5 gol, ma anche per i chilometri percorsi. Lo trovi ora in attacco ora in ripiegamento difensivo. Un’arma in più per Allegri che da due mesi a questa parte lo ha sempre schierato. Il centrocampo con Seedorf, Aquilani e Van Bommel non riesce a reggere l’intera partita, anche perché i primi due sono più propensi ad impostare che a distruggere il gioco. Van Bommel invece quest’anno alterna partite da 7 in pagella a gare in cui si lascia sovrastare dagli avversari. Un innesto proprio al suo posto sarebbe la mossa più azzeccata della dirigenza milanista. Servirebbe un giocatore alla De Rossi, anche se il romano non ha ancora rinnovato difficilmente si trasferirà a gennaio. Per questo in via Turati dovrebbero inventarsi qualcosa per risolvere una mancanza che ultimamente sta diventando pesante. Il discorso può essere esteso anche per il ruolo di terzino sinistro. Antonini, Zambrotta e Taiwo, chi per un motivo chi per un altro, non convincono. Il nigeriano vuole andare via e lo ha detto anche in modo chiaro: “Non ero venuto al Milan per fare panchina e in queste condizioni non ci resto”. A questo punto Galliani si trova costretto a sostituirlo a meno che Allegri non gli promette di utilizzarlo con più frequenza. Si parla dunque di un possibile acquisto di Maxwell, giocatore appartenente alla scuderia di Mino Raiola, che in questo momento è legatissimo ai rossoneri. Il dubbio amletico resta: meglio Tevez o investire su un grandissimo centrocampista? In via Turati ci stanno pensando…