Nuova Rivoluzione in vista su tutti i livelli. Il Milan si gioca tutto in 4 giorni, stagione folle
E’ stata una settimana pesantissima con due mazzate non indifferenti. L’uscita dalla Champions contro una squadra nettamente inferiore, e la sconfitta di Torino che ha rovinato la rincorsa al quarto posto, sono state due “tragedie sportive”.
Si entra in un’altra settimana decisiva, quella dei due scontri diretti con Bologna e Lazio. In quattro giorni il Diavolo si gioca tutto. Anche se ad essere onesti servirebbe quasi un miracolo per acciuffare il quarto posto, e il Milan non ha mai dato l’impressione di potercela fare. Parliamo di una squadra malata, capace di qualsiasi tipologia di errori (alcuni definiti “da circo” proprio da Conceiçao). Nelle partite del Milan succede sempre di tutto. Mancano 13 match alla fine della stagione e per sperare di recuperare 9 punti alla Juventus (consideriamo anche gli scontri diretti a favore dei bianconeri), servirebbe vincere una decina di partite. Ovvero fare un filotto di vittorie che il Milan non ha mai fatto in questa stagione.
Se i rossoneri non dovessero entrare in Champions League si andrebbe verso l’ennesima rivoluzione, che però stavolta riguarderà tutti i livelli. Si parte dall’allenatore, che non verrebbe confermato senza quarto posto, per passare ai giocatori a fine ciclo, anche se i nomi potrebbero essere importanti. Un reset necessario per ripartire. Servirebbe anche che qualcuno in società si assumesse le responsabilità di tale fallimento, perché il Milan quest’anno non è mai stato competitivo per la lotta scudetto, nemmeno dal primo giorno di campionato, e se la squadra dovesse fallire anche il quarto posto sarebbe giusto che qualcuno ci mettesse la faccia.
L’innesto di una nuova figura nel management sarà una delle prime mosse. Ai vertici del club stanno studiando il profilo più adatto per ricoprire il ruolo. Si cerca un uomo di campo che possa aiutare nella scelta dei giocatori sul mercato ma soprattutto nella gestione del quotidiano a Milanello. E’ li che il Milan ha un vuoto tremendo. L’attuale assetto societario non ha funzionato ed è giusto correggerlo in vista del prossimo anno.
Dopo le sfide di giovedì e domenica contro Bologna e Lazio avremo un quadro più chiaro. Il Milan è sul filo di lana, la tensione è alta perché senza Champions i rossoneri perderanno una cinquantina di milioni di euro, che per un club che deve autosostenersi sono letteralmente vitali.