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Natale all’ottavo posto. La protesta e il cambio in panchina

di Antonio Vitiello

“Natale all’ottavo posto” può essere comodamente il titolo di un film da pescare nella galleria di Netflix e da guarda insieme alla famiglia in questi giorni, invece si tratta purtroppo del piazzamento della squadra rossonera in serie A. E dunque la trama del film per ora ha uno sviluppo triste per i tanti appassionati rossoneri, delusi da quello che hanno visto nel girone d’andata, tuttavia dovrà essere scritta ancora la seconda parte. L’inerzia di questi primi cinque mesi ci porta a pensare che la situazione difficilmente cambierà ma poiché siamo nel periodo di Natale, dove si prova ad essere più buoni, c’è sempre la speranza che avvenga un’inversione di tendenza e che il Milan riuscirà a conquistare un piazzamento per la prossima edizione della Champions League, altrimenti sarà un grosso fallimento sportivo ed economico.

Sarà difficile per quello che si è visto fino ad oggi. La squadra è molto altalenante sia nel gioco che nei risultati e l’allenatore non riesce ad incidere come vorrebbe. Proprio per questo prima della sfida contro il Verona la posizione di Fonseca è stata messa sott’osservazione, e la vittoria a Verona senza 10 giocatori per infortunio è stata vista come una reazione della squadra. Ma ora arriverà l’impegno con la Roma e poi la Supercoppa, poi una serie di partite ravvicinate e Fonseca dovrà rispondere con risultati (provando magari a vincere un trofeo). Altrimenti lo spettro del cambio in panchina tornerà ad aleggiare a Milanello.

La società e la proprietà sono finiti nel mirino dei tifosi. In Italia, e in una grande piazza come il Milan, contano le vittorie e i risultati. In passato ci sono sempre state contestazioni, addirittura pure contro la presidenza Berlusconi, questo fa capire che nessuno viene risparmiato quando le cose non vanno. La protesta del tifo milanista andrà avanti anche nelle prossime partite.


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