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Milan: problemi strutturali e organizzativi. Vinto meno del 50% delle partite. E manca pure la giusta cattiveria: il dato è schiacciante

di Antonio Vitiello

I problemi ci sono e vanno affrontati. Inutile volarsi dall’altra parte, succede che poi si arriva in Primavera con un distacco incolmabile ed è troppo tardi. Sarebbe meglio intervenire subito.

Il Milan è settimo con gli stessi punti del Bologna. In 11 partite in campionato i rossoneri ne hanno vinte solamente 5, meno del 50%. 14 gol subiti sempre in 11 partite, con gol presi in fotocopia, sempre allo stesso modo (cross dalla sinistra e inserimento l’avversario sul secondo palo).

Manca equilibrio di squadra, un modo di stare in campo che dia stabilità alle due fasi. Qui è responsabile l’allenatore che mette i giocatori in campo, sceglie il modulo e che tipo di gara impostare. Ma anche di chi ha costruito la rosa prendendo questa tipologia di giocatori piuttosto che altri, rinforzando alcuni reparti e lasciando altri con poche soluzioni (rosa corta a centrocampo o nel ruolo di terzino sinistro).  

Il Milan non riesce a tenere bene il campo, la struttura non funziona. Ogni tanto c’è l’exploit contro una big, in cui si fa la grande prestazione come contro l’Inter o il Real Madrid, ma alla lunga non funziona e si perdono punti importantissimi per strada.

E’ una squadra che non riesce a pressa e nemmeno a contrastare l’iniziativa dell’avversario.

Theo Hernandez avrà anche le sue responsabilità, sembra poco lucido e spesso senza motivazioni, ma non si perde per gli errori di un singolo. Il Milan ha preso 3 gol a Cagliari, altre 2 reti sono state annullate, e altre 2 occasioni limpidissime concesse. In totale fanno 7 chance colossali concesse ai sardi, significa proprio che tutta l’impalcatura non ha funzionato. Così come non ha funzionato col Parma, con la Fiorentina, col Torino, e mettiamoci pure il primo tempo col Monza.

Non è possibile giocare benissimo a Madrid, dominare gli spagnoli, e dopo tre giorni soffrire contro una squadra che lotta per non retrocedere.

Se ai difetti tattici e strutturali della rosa ci aggiungiamo anche una questione motivazionale, dove molti giocatori non riescono a resettare da partita a partita ogni tre giorni, ne esce che il Milan in campo viene sovrastato anche dal punto di vista dei duelli. Infatti è penultimo per falli commessi, penultima per contrasti vinti in serie A o duelli vinti in area, addirittura ultima in classifica per palle recuperate.

Ecco i dati oggettivi:

- Falli fatti: Milan ultimo in Serie A (117 totali) e penultimo (10.6) per falli a partita.

- Palle recuperate: Milan ultimo in Serie A (435 totali) e terzultimo (39,55) a partita.

- Duelli vinti: Milan ultimo in Serie A (472 totali) e terzultimo (42,91) a partita.

- Duelli aerei vinti: Milan penultimo in Serie A (420 totali) e penultimo a partita (10, 91).

Quindi oltre all’aspetto tattico, dove l’allenatore ha le maggiori responsabilità, c’è una squadra con determinate caratteristiche che fatica nelle partite sporche. Il Milan è bello solo se gli viene concesso di giocare, di sfruttare gli spazi, ma questo non può accadere sempre.


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