.

Milan-Juve, se Allegri potesse schierare lo stesso undici visto con l'Arsenal... Ma c'è un'arma alternativa. Il mio pensiero su Pippo

di Carlo Pellegatti

Sul piano della formazione ancora qualche dubbio, visto il nuovo infortunio di Boateng e in attesa del ricorso circa la squalifica di Ibrahimovic, ma assoluta sicurezza sulle condizioni di forma, morale e fisica dei Ragazzi, a 4 giorni dal big match di sabato. La squadra contro Arsenal e Cesena ha dimostrato di essersi tolta tutte le scorie accumulate dalle sconfitte contro Inter, una vera impresa al contrario, Lazio e Juventus in Coppa, tornando a giocare divertendo e divertendosi, regalando spettacolo, velocità e... punti. Voci da Milanello parlano di uno spogliatoio più che mai compatto e affamato, grazie anche ad un Allegri che parla di più con i giocatori, più sereno di qualche tempo fa, anche se, in verità, il tecnico livornese, in pubblico, non sembrava mai aver perso la sua tranquillità, stesso positivo atteggiamento che ha permesso al gruppo di superare le difficoltà anche nella scorsa stagione. Partita decisiva quella contro i bianconeri? Il Milan può giocare con due risultati positivi su tre? Fondamentale intanto non perdere. Rimanere con un punto di vantaggio, sul piano psicologico, avrebbe un notevole significato, visto il calendario che, dopo la tradizionalmente ostica trasferta di Palermo, diventa meno arduo per i rossoneri. Certo vincere minerebbe molte certezze fra i bianconeri che, nonostante le mille difficoltà che hanno caratterizzato le ultime settimane milaniste sul piano degli infortuni, vedono il Milan sempre lì, attaccato con orgoglio al vertice del campionato. Il rientro di qualche infortunato, l'euforia per l'eventuale successo vedrebbe i rossoneri lanciarsi per la volata finale con totale convinzione e determinazione. Se Allegri potesse schierare la squadra vista contro l'Arsenal, non avrei molti dubbi sull'esito della partita, perché ho ammirato fisicità e classe, cocktail essenziale per battere Buffon e compagni. Senza Boateng e forse senza Ibrahmovic, i rossoneri perdono una parte della forza, necessaria per vincere i duelli con la difesa di Conte. In ogni caso Cesena ha confermato che il Milan può usare un'altra arma, la velocità di Emanuelson e di Robinho che, favoriti dal gioco di Maxi Lopez, boa -questa volta scritto minuscolo- avanzata, permetterebbe con l'agilità di mettere in difficoltà i rocciosi difensori juventini. La Pazienza è la Madre di ogni Scienza, così hanno scritto i Saggi, una filosofia che Allegri cercherà di inculcare nei suoi giocatori, per evitare di lasciare spazi scriteriati per il contropiede bianconero. Chiudo con un argomento molto a cuore, in queste ore, nei tifosi rossoneri. Qualcuno, o molti, ha criticato l'utilizzo di Inzaghi per qualche minuto nel finale di Cesena, ritenendolo un affronto per l'amatissimo bomber. Non sono d'accordo. Superpippo ha raggiunto domenica, grazie ai 3 minuti del Manuzzi, le 297 presenze con la maglia rossonera. Ne mancano solo tre per toccare le 300 partite con il suo Milan, un altro traguardo prestigioso nella carriera di Inzaghi. No, non è stato una mancanza di riguardo, anzi, al contrario, un bel gesto di Allegri. In me rimane tuttavia un sogno: vederlo dal primo minuto contro la Juventus nel ritorno di Coppa Italia a Torino, magari in coppia con Ibrahmovic. Due ex idoli dei tifosi juventini, soprattutto Pippo che potrebbe salutare i tifosi di ieri e di oggi, confermando, ne sono sicuro, tutte le sue qualità che hanno fatto impazzire, in questi anni, i suoi tifosi ed i... guardalinee.


Altre notizie
PUBBLICITÀ