Milan, ecco quali sono i rimpianti
Col ritorno a pieno regime di Cassano e Boateng che mette forza nel motore rossonero si è visto un altro Milan. Antonio migliora notevolmente il tasso tecnico della squadra e contribuisce al largo successo con 1 gol e con 2 assist (per un totale di 9 stagionali). Boa dà corsa e sprint ad una manovra che nel recente passato su questo piano ha denunciato parecchie carenze. Con loro in campo Ibra segna pure 2 gol, che portano il suo bottino personale a 26 reti in campionato e 32 stagionali, e confeziona un assist (8 stagionali) con un tiro cross che permette a Super Antonio di sbloccare il risultato.
Prima di ingranare i rossoneri impiegano 26 minuti, durante i quali c’è stata tanta noia e poco costrutto, poi, anche grazie anche alla complicità del portiere avversario, finalmente al primo tiro in porta centrano il bersaglio. Passano soltanto tre minuti e poi raddoppiano. A quel punto l’ordine di scuderia, impartito dalla panchina, è stato: gestite il risultato. Ma quando Bogdani ha segnato il gol del Siena e i toscani si sono sbilanciati, il Milan ha spinto sull’acceleratore mettendo al sicuro il risultato con la bellissima decima rete in campionato (più 1 in Champions) di Nocerino e, a coronamento di una ottima prestazione, è arrivato pure il sigillo finale di Ibra.
Dopo il match col Siena i rimpianti aumentano. La squadra di Allegri ha sciupato un cospicuo vantaggio perdendo 7 punti in 4 partite (dalla 29esima alla 33esima). Pesano la sconfitta casalinga con la Fiorentina e il pareggio a San Siro col Bologna. Cos’è mancato in quei frangenti? Assenze a parte, qualche giocatore ha decisamente reso meno di quanto era lecito attendersi e alcune scelte dell’allenatore non si sono rivelate azzeccate.
Il Milan ha più qualità della capolista Juventus? La Juve è più forte fisicamente, ha più ritmo, intensità, organizzazione di gioco e una straordinaria continuità di rendimento. Sul piano squisitamente tecnico il Milan ha giocatori di maggior qualità. Nesta e Thiago Silva sono difensori tra i più forti al mondo e quindi di valore assoluto. Ibra e Cassano hanno pochi eguali e oltretutto sono complementari. Pato è un fuoriclasse. Clarence Seedorf ha visione di gioco e proprietà di palleggio fuori dal comune, poi l’età avanzata e le cadenze troppo compassate lo limitano. Boateng tra i centrocampisti entra nel novero dei big. Van Bommel, pur con tutti i limiti atletici, è un eccellente play maker. Nella rassegna inseriamoci pure Nocerino centrocampista di quantità ma dai piedi buoni visto che come segno di distinzione ha uno score da bomber di prima fascia. Se tra i i titolari ci sono elementi di tale portata allora non è fuori luogo sostenere che il tasso tecnico del Milan è decisamente superiore alla media. E’ altrettanto chiaro che il gran numero degli infortuni che hanno subito ha fortemente limitato il loro apporto.