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Milan disastro: si salva solo Pavlovic. Se i 4 non tornano, sono dolori in Europa. Torna Tassotti: è l’unica buona notizia

di Franco Ordine

Se l’unica sufficienza piena si trova nella casella del difensore centrale Pavlovic, allora si può capire tutto sul conto del Milan a Rotterdam. È stata un’altra serata disastrosa. A cominciare dallo schieramento, in qualche modo reso indispensabile dalle assenze e dai “buchi” della rosa. Immagino già i processi a porte aperte nei confronti di Santiago Gimenez, al rientro nel suo stadio, davanti al suo pubblico. Detto molto semplicemente: l’ho visto molto sotto tensione prima di cominciare. Poi in campo non è mai stato cercato e trovato come deve capitare a un centravanti con quelle caratteristiche. Se i 4 dell’ave maria possono marcare la differenza a Empoli, in Champions con gli olandesi scatenati nel ritmo e nell’intensità e in particolare con una spina nel fianco di Walker, o devono diventare cinici e spietati durante le singole giocate, oppure non possono garantire né gol e nemmeno efficaci ritorni per contribuire a difendere meglio. È vero: l’1 a 0 è opera esclusiva della “frittata” di Maignan da qualche tempo a questa parte anche lui vittima di alti e bassi, prodezze incredibili ed errori da principiante. È proprio questo tratto distintivo che è diventato la cifra dell’attuale Milan e per questo motivo nessun innesto può modificarla in modo radicale. Sergio Conceiçao è vittima al pari di Fonseca che tra l’altro riuscì a chiudere la sua esperienza rossonera con una striscia di successi promettenti in Champions. Sergio ha aggiunto due sconfitte (Zagabria e Rotterdam) che continueranno a tenere tutto il Milan sulle montagne russe. E sabato sera bisognerà, col Verona, contare sul contributo di qualcuno degli esclusi perché non inseriti nella lista Uefa.  

BUONA NOTIZIA- Non può inosservata la notizia divulgata nelle ultime ore dal club rossonero e riferita al rimpasto tecnico di Milan futuro, la squadra che inserita nel girone b di Lega pro sta incontrando difficoltà impreviste alla vigilia. Di sicuro il debutto non è stato preparato con la necessaria preparazione e conoscenza minuziosa della categoria. Per la classifica deprimente si è pensato all’esonero di Bonera -anche lui all’esordio come primo responsabile- , opzione corretta con l’arrivo di Mauro Tassotti, ufficialmente inserito nello staff di Bonera stesso. Tasso è garanzia di esperienza, capacità e metodo d’insegnamento dei più giovani. Ha vissuto sempre, con grande spirito di servizio, al fianco di allenatori come Ancelotti, Allegri, Seedorf, Leonardo, Inzaghi e Shevchenko e soprattutto, alle prime esperienze, si è misurato con la primavera rossonera vincendo anche un torneo Viareggio. Tassotti può portare anche le conoscenze accumulate anche quel patrimonio di “senso di appartenenza” del vecchio Milan berlusconiano molto utile in questi giorni complicati.

NUOVO DS- Se questo è il nuovo metodo inaugurato da Ibra, allora c’è qualche buona possibilità che anche la casella del direttore sportivo venga assegnata a persona di esperienza e di indubbie capacità. Renderebbe più stabile e strutturato il management del club.

LETTERA ALL’AIA- Per i tifosi, l’intervento di Ibra sulla materia incandescente degli arbitri e del var, è stata una preziosa scoperta. Ma qui bisogna capire meglio la questione. Perché Ibra si occupa dell’area tecnica. È il presidente Scaroni, schierato sul fronte politico, che deve impegnarsi di più, uscire dall’anonimato, e assumere iniziative che facciano crescere il peso politico del Milan nelle sedi istituzionali.


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