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Milan, cosa va e cosa non va

di Tiziano Crudeli

Secondo Allegri Milan-Lazio era la partita più importante della stagione. In campo, però,  per una ragione o per l'altra  mancavano giocatori  spediti in tribuna (Seedorf, Robinho, Zambrotta) o in panchina (Van Bommel e Pato). Cinque pedine  in grado di fornire alla squadra un sostanzioso contributo di qualità.  L'assenza di alcuni  big  si è avvertita visto che la Lazio ha subito spinto sull'acceleratore mettendo a nudo i difetti del Milan che nella fase difensiva ha concesso troppo. E' anche vero che se all'ottavo del primo tempo, quando il match era sullo 0 a 0, Aquilani non si fosse  divorato una clamorosa  palla gol, che avrebbe potuto modificare l'andamento del match, probabilmente i laziali costretti a rimontare   si sarebbe sbilanciati in avanti lasciando spazi invitanti ai  rossoneri. E' altrettanto vero che la squadra di Reja, sul 2 a 2,  ha sbagliato  due palle gol (Hernanes e Cissè) che avrebbero potuto decretare la sconfitta di Cassano e compagni.  Atteniamoci ai fatti concreti.  Klose e Cissè, sfruttando gli errori di chi doveva  porre maggiore attenzione ai raid offensivi di Mauri, che dalla fascia destra ha fornito assist decisivi,  in entrambe le occasioni hanno uccellato il “povero” Nesta. Alessandro si è in parte riscattato quando, al 21' del secondo tempo, con un intervento acrobatico ha impedito a Cissè, che aveva saltato Abbiati in uscita, di realizzare la rete del ko.  Col  Milan in  svantaggio di 2 reti  i tifosi,  fortemente delusi,  erano  sull'orlo di una crisi di nervi.  Centrocampo rossonero  in balia  di uno scatenato Mauri, di Brocchi e dei compassati Ledesma e Hernanes. Là in mezzo non c'erano frangiflutti rossoneri e nemmeno gente capace di rifornire con genialità le punte. Poi, ad un  certo punto,  si è riaccesa la luce. Il gol dell' 1 a 2 è da manuale: Aquilani al limite apre, con un  delizioso pallonetto, per Cassano, scattato sulla destra, che  dalla linea di fondo  confeziona un cross per Ibra, Zlatan  sotto misura, mette dentro a porta vuota,  Quattro minuti dopo il pareggio: corner di   Ambrosini e Cassano di testa centra il bersaglio. Il Milan con l'inserimento di Van Bommel, al posto dell'infortunato Gattuso,  ha trovato maggiori equilibri e le consuete geometrie. I gol sfiorati (Aquilani,Cassano, Boateng, Ibra, Pato),   il palo colpito e  gli assist  di Cassano,  le giocate spettacolari di Ibra, i 14 tiri in porta  (7 nello specchio e 7 fuori di cui 5 di Boateng e 4 di Cassano), il 60% di possesso palla,  costituiscono le note positive di una squadra che crea molte opportunità, ma  deve assolutamente ritrovare la solidità del reparto arretrato. I passaggi utili non mancano  (84,4%)  piuttosto la manovra del Milan è ancora lenta e quando la squadra si allunga è soggetta ai contropiedi degli avversari.  Nessuna dramma. La prima di campionato va archiviata con la consapevolezza che le  potenzialità dei campioni d 'Italia  rimangono notevoli, almeno per quanto concerne il nostro campionato, ma proprio l'ottima  Lazio ha dimostrato che nulla è scontato. Per mantenere le promesse della viglia  occorrono  concentrazione e assoluta determinazione. D'altronde siamo solo all'inizio della stagione,  quindi è  troppo presto per  esprimere qualsiasi giudizio. Intanto è in arrivo un altro difficilissimo test:  il Barcellona di Messi. Scusate se è poco.


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