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Magic moment. Pulisic top player. Chukwueze farà divertire. Il Procuratore dall'Inter...

di Andrea Longoni

Un'altra vittoria, sicuramente molto divertente, che conferma l'ottimo momento di forma della squadra in vista del rush finale della stagione.

Interessante la formula a trazione anteriore, con Pulisic trequartista: da riproporre in determinate circostanze. L'americano è arrivato a 10 gol in campionato da esterno: con i 6 assist, sono numeri impressionanti. Pagato 20 milioni di euro: affare incredibile, per quello che a tutti gli effetti è il quarto top player del Milan.

Nuove risposte molto positive anche da Chukwueze: il nigeriano sembra un giocatore completamente diverso rispetto alla prima parte molto deludente. Sarà prezioso nell'ultimo mese e mezzo, sperando che esploda nella prossima stagione.

Dietro ancora qualche rischio di troppo, complice anche un centrocampo che ha fatto poco filtro: ma questa non è una novità.

Vedendo Giroud segnare, poi, aumenta il dispiacere per il probabile addio: quanto servirebbe anche il prossimo anno il caro vecchio Olivier.

Ora la sfida di andata contro la Roma in Europa League: doppio turno che, lo dice la classifica, è sicuramente alla portata del Milan. 

L'assenza di Kalulu (infortunato) e di Tomori (squalificato) mettono apprensione nel reparto difensivo, in cui nè Kjaer nè Thiaw arriveranno purtroppo nelle condizioni migliori. La coperta dietro giovedì sarà molto corta.

Infine una "curiosità", chiamiamola così, a proposito dell'indagine sul Milan. Un'indagine che a oggi sembra davvero debole, se non incomprensibile. Lunedì scorso in occasione di Inter-Empoli il Procuratore Capo di Milano Marcello Viola, noto tifoso interista, era seduto in tribuna alle spalle di Zanetti, Marotta e Antonello, molto probabilmente invitato dallo stesso Club nerazzurro. 

Nessun dubbio sulla professionalità e il rigore del Procuratore, ma è un'immagine quanto meno inopportuna, che dà fastidio a chi ha il Milan nel cuore e sta assistendo a un'inchiesta che sembra tanto una caccia alle streghe. Non si può di certo fargli una colpa per la fede calcistica, ma per sbandierarla senza limiti, considerato il ruolo, probabilmente sì: nel suo studio, nelle interviste e pure allo stadio, non è il massimo.


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