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Ma a Cardinale va bene così? Milan mai in corsa per lo scudetto. Si rischia grosso

di Antonio Vitiello

Qualche giorno fa, in occasione della prestazione del photobook che celebra i 125 anni del Club, nella prefazione del libro abbiamo letto una frase del proprietario Gerry Cardinale che recitava così: “Ci impegniamo a preservare l'eredità del Milan, con l'ossessione per il ritorno del Club ai vertici del calcio europeo". Il termine ossessione ci è rimasto in mente. L’ossessione per vincere e per riportare il Milan ai vertici del calcio. Le intenzioni sono lodevoli, poi però si dà uno sguardo alla classifica in serie A e la realtà è tutt’altra cosa, e allora cominciano mille dubbi e perplessità.

Ma al proprietario Gerry Cardinale questa situazione sta bene? E’ consapevole che si rischia anche il piazzamento in Champions andando avanti così?

Perché il Milan attuale sembra tutto tranne che una squadra con l’ossessione di vincere, anzi, ha una percentuale di successo in campionato che non arriva nemmeno al 50%. Il Milan ha vinto solo 5 partite su 12 in serie A, e ha accumulato già 10 punti dal primo posto, e 9 dal quarto posto.

Se si analizza il percorso della squadra, si nota come il Milan non sia mai stato in corsa per lo scudetto, fin dal mese di agosto. Nelle prime tre giornate i rossoneri hanno pareggiato col Torino, perso col Parma e pareggiato con la Lazio. Due punti in 3 giornate e già lì si è capito tutto. Altro che scudetto, qui bisogna stare attenti al piazzamento Champions.

Tutta la squadra, allenatore compreso, devono prendere coscienza del momento difficile e tirare fuori gli artigli, perché di questo passo si rischia davvero grosso. Il Milan non ha ancora trovato un’identità di gioco e siamo ormai a dicembre. Nell’ultima partita di campionato bisognava vincere per rilanciarsi in classifica invece il Milan non ci ha nemmeno provato, neanche un tiro in porta nell’arco dei 90 minuti contro la Juventus. Stasera c’è la Champions e vincere sarebbe il minimo, contro una squadra che ha ancora zero punti nella competizione europea.  


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