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Lottare per vincere non è una chimera. Atalanta battuta da grande squadra. Pioli: presto le discussioni per il rinnovo

di Pietro Mazzara

Il 23 maggio, con la doppietta su rigore di Kessie, il Milan vinceva a Bergamo una partita fondamentale per l’accesso in Champions League ma lo faceva sfruttando due situazioni nate dalle pochissime azioni offensive create. Ieri sera, invece, è andato in scena uno spettacolo decisamente diverso. La formazione di Pioli è stata capace di essere grandissima squadra per l’arco dei 90 minuti. Ha colpito a freddo con il blitz dello gnaro di Adro, al secondo Davide Calabria, bravissimo a prendere le spalle a Palomino e Demiral e a sfruttare il pasticcio di Musso. Da lì e per i 20 minuti successivi, non c’è stata tattica alcuna, bensì solo ed esclusivamente due squadre che si sono affrontate con la guardia bassa e il Milan è stato salvato da quel fenomeno che si chiama Mike Maignan. Decisivo, nel giro di un minuto, su Zappacosta e su Duvan Zapata così come è stato decisivo Sandro Tonali prima nell’evitare il pareggio atalantino e poi nel segnare il 2-0 rubando palla a Freuler e spiazzando Musso.

Nella ripresa, il Milan è stato ancora più padrone del campo, con Gasperini che ha dovuto far fondo a tutte le sue armi offensive, ma è sempre andato a sbattere contro quei due signori che si chiamano Simon Kjaer e Fikayo Tomori, ovvero la coppia di centrali più forte del campionato. Il danese si è messo in tasca Duvan Zapata mentre Fik ha fatto vedere perché il Milan ha fatto bene a spendere 28 milioni per riscattarlo dal Chelsea. Ma tutti hanno fatto un partitone, senza se e senza ma, dimostrando che i concetti di gioco, l’idea di squadra e la qualità dei singoli che stanno crescendo ulteriormente, possono sopperire alle assenze di grandi giocatori e di diverse alternative che sono mancate in panchina.

Che questo sia un segnale per il prosieguo del campionato è ancora presto per dirlo, ma la realtà dei fatti dice che il Milan, nelle prime sette giornate, ha vinto due scontri diretti contro Lazio e Atalanta e ha pareggiato contro la Juventus, con grande rammarico. È un processo di crescita globale che due anni fa, va ammesso, sembrava quasi impossibile che si verificasse, ma la legge che dice che i talenti devono avere tempo per venire fuori, sta trovando nuovamente conferma. Così come è stato bello vedere un Franck Kessie in grande spolvero, dopo prove non positive.

Stefano Pioli sta facendo un lavoro enorme, non si è mai pianto addosso nelle difficoltà e ha creato qualcosa di magico dentro Milanello. A breve inizieranno le trattative per il suo rinnovo di contratto, che sarà certamente e ampiamente meritato perché è grazie a lui che il Milan è tornato ad essere una squadra altamente competitiva, europea e, almeno in Italia, decisamente forte.


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