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La solita primavera Pioliana. Giroud in gol. Moncada, il cilindro, il coniglio e i coniglietti

di Carlo Pellegatti

La grande attesa. Per il quarto anno consecutivo, per la quarta primavera consecutiva, siamo alla vigilia di un eccitante, emozionante, palpitante finale di stagione. Questo Milan di Stefano Pioli verrà ricordato per le forti sensazioni che ha saputo regalare ai suoi tifosi in Italia e in Europa, negli ultimi due mesi  della stagione.

Nel 2021, spinti dalle speranze del popolo rossonero di ritornare nella Coppa più prestigiosa, hanno chiuso con un eccellente secondo posto, conquistato proprio nello ”spareggio“ di Bergamo.    

Nel 2022, a metà aprile, salutano la compagnia e inanellano sei vittorie consecutive, in un crescendo di prestazioni e di spettacolo, coronate dallo Scudetto numero 19.

Nel 2023 il Milan dimentica il campionato, come spesso è successo anche ai Meravigliosi di Carlo Ancelotti, per concentrarsi sulla Champions League. Dopo aver affrontato, da sfavorito, prima il Tottenham poi il Napoli, conquista la semifinale, dopo 16 anni. Ripeto dopo 16 anni. Risultano trascurato da troppi, probabilmente perché affiora il ricordo della dolorosa eliminazione ad opera dell’Inter, con il forte rimpianto comunque di non aver giocato il primo match senza Leao e il ritorno con il portoghese, non nelle migliori condizioni.

Nel 2024, il Milan che è sempre stato ben ancorato a una posizione di classifica, che gli ha sempre garantito il posto nella prossima Champions League, ora può essere protagonista ancora in Europa. Certo non è il salotto della Reggia di Versailles questa Europa League, ma mi auguro che i rossoneri trasformino San Siro in un superattico dalla vista mozzafiato sulle guglie del Duomo. Importante chiudere bene il campionato, ma sono concentrato soprattutto sulla semifinale contro la Roma. Il vecchio caro stadio dei nostri trionfi offrirà uno splendido colpo d‘occhio.

……. Ah scusate…. fermo le mie dita sui tasti del Pc… In sottofondo ho la telecronaca su TF1 di Francia- Cile. Il collega francese ha appena urlato ….. “ Olivier Giroud, Olivier Giroud!” Mi metto davanti alla televisione e mi gusto un altro “But” dello splendido campione rossonero. Qui bella l’azione di Kolo Mouani, che ha imitato Rafa Leao, nel passare a Giroud il pallone più invitante. Intanto ha subito ancora due gol Mike Maignan, con due rasoterra da lontano, nel 3-2 finale della Francia sul Cile.

Voglio allora guardare un po’ più avanti, al 27 maggio. Esiste anche la concreta possibilità che quel lunedì veda il Milan senza un attaccante centrale. Non è così sicuro infatti che verrà confermato Jovic. Pesante indizio infatti la scelta di schierare Okafor, a Verona ,come alternativa a Giroud. Sempre più lontano da Milano e dal Milan appare Olivier, che potrebbe raggiungere il suo amico Hugo Lloris ai Los Angeles Galaxy. Una perdita pesante sul piano tecnico, per la sua classe, per il suo fiuto del gol, per la sua capacità di aiutare la squadra a salire. Soprattutto però sarebbe una brutta perdita per lo spogliatoio. I compagni, soprattutto quelli più giovani, perderebbero un punto di riferimento importante, un grande professionista, una bella persona.

Quali potrebbero essere i candidati per il ruolo di punta centrale?

Sembra che i dirigenti rossoneri abbiano già previsto un investimento di 50/60 milioni per una punta forte, ma deve essere previsto anche un giovane prospetto per completare il reparto. Personalmente mi sembra difficile da percorrere la pista legata a Viktor Gyokeres, per l’alto costo legato alla clausola rescissoria, intorno ai 100 milioni, ma soprattutto perché è sulla vetrina di un negozio molto caro e complicato, lo Sporting Lisbona.

Affascinante la possibilità che indossi la maglia rossonera Joshua Zirkzee, attaccante delizioso, spettacolare, grande classe e stile puro. Non mi sembra però una punta alla quale affidare l’intero peso dell’attacco anche se lo prenderei domani. E poi vediamo!

Ha solo venti anni, ha grandissimi margini di miglioramento Benjamin Sesko. Non ha segnato, molte reti in questa stagione, ma rappresenta un prospetto anche se per un prospetto, 60 milioni mi sembra un filino esagerato.

Un attaccante, che mi è sempre piaciuto, anche se ha rallentato la sua crescita è Terem Moffi, oggi al Nizza. Per completare il reparto parrebbe il centravanti ideale.

Insomma sarà un estate di duro lavoro per Geoffrey Moncada e Antonio d’Ottavio. Dal loro cilindro non devono estrarre solo il coniglio, ma anche i coniglietti!


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