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La crisi arriva anche al Milan, Ibra è sul mercato Thiago no. Il ritocco può arrivare con la solita condizione

di Antonio Vitiello - twitter: @AntoVitiello

Molto spesso ciò che un tifoso chiede ad una società è la sincerità sui progetti futuri. La mancanza di chiarezza crea nervosismo e disagio, e anche se la realtà è dura da affrontare c'è sempre una componente che viene apprezzata, quando ci si accorge che le parole pronunciate dai massimi dirigenti sono vere. Il Milan non può sostenere le spese di una volta, l'economia del paese è mutata in negativo compromettendo anche l'industria calcistica. Il Milan è la società che ha il miglior fatturato in Italia e nonostante questo non sfiora nemmeno gli incassi delle big europee. Un divario troppo ampio per essere colmato con semplici accorgimenti, bisognerebbe rivere il sistema fiscale italiano e con esso tutte le leggi dell'economia del nostro paese. Adriano Galliani questa volta è stato chiaro, il Milan non é piú quello di una volta, le spese non sono piú sostenibili. Trattenere un campione diventa giorno dopo giorno una vera impresa, per questo sceicchi e petrolieri ne approfittano per colpire le società piú deboli strappandogli i giocatori migliori. Con la contemporanea promessa di allestire una squadra competitiva, nonostante le poche risorse, il Milan ha fatto capire che non è piú tempo di follie, la realtà dei fatti è che non si puó dominare il mercato come si faceva qualche anno fa. E proprio sotto quest'ottica va interpretata la famosa frase dell'ad rossonero "tutto é possibile". Sia nel mercato in entrata che in uscita tutto puó succedere, anche la cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva qualcuno ha ipotizzato. L'esposizione mediatica per trattenere il brasiliano è stata massiccia, il presidente in prima persona ha negato il trasferimento in Francia intervenendo a gamba tesa su una trattativa che sembrava ormai alle battute finali. Inoltre Thiago ha rinnovato fino al 2017 con un ritocco dell'ingaggio per cui anche dalla parte del giocatore c'è soddisfazione. Il Psg però resta alla finestra, pronto a fiondarsi sul giocatore al minimo tentennamento. Discorso diverso per Ibrahimovic, ormai vicino ai 31 anni e con un ingaggio spaventoso. Con i 24 milioni lordi all'anno il Milan potrebbe garantirsi minimo altri due giocatori, ovviamente nessuno allo stesso livello dello svedese, ma è ovvio che in tempo di crisi si valutano tutte le offerte per però al momento stentano ad arrivare per lo svedese. Da qui la frase di Galliani “fino al 31 agosto tutto può succedere” perchè se arriva il City di turno con un bel gruzzoletto Ibra potrebbe partire. Il Milan quindi attende e nel frattempo prova a piazzare qualche piccolo colpo perchè di grandi acquisti non ce ne saranno. Solo se parte qualcuno arriverà un sostituto. Alla formazione di Allegri serve senza dubbio un centrocampista di qualità perchè il solo Montolivo non può garantire per tutta la stagione prestazioni all'altezza. Tanti corridori ma pochi piedi buoni, un rinforzo in mediana serve senza dubbio. Parliamo però di un giocatore dal prezzo non eccessivo e sicuramente per prendere il posto di un partente. Chi ha già la valigia pronta al Milan è Mesbah, arrivato dal Lecce a gennaio e già sull'uscio per vestire la casacca del Torino, anche se nelle ultime ore si è fortemente inserito il Marsiglia. Il Toro però potrebbe anche chiedere Strasser e se il giocatore della Sierra Leone dovesse partire Galliani ha l'obbligo di colmare il buco lasciato nella rosa di Allegri. Un gioco di incastri che si svilupperà da qui alla fine del mercato, sperando che i ricambi saranno all'altezza dei partenti, e sopratutto che con una punta di orgoglio il Milan riesca ad “inventarsi” un rinforzo in grado di spezzare gli equilibri con la Juve e tornare a essere la squadra favorita.

Twitter: @AntoVitiello


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