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L'ennesima intuizione di Galliani già regala gioie. Opzionato un talento turco mentre in casa ne crescono due. Ecco i baby colpi mentre su Ibra e Boa...

di Pietro Mazzara

Dal campaccio di San Siro a quello sintetico ma intelligente del Manuzzi, il risultato non cambia. Il Milan torna in vetta al campionato vincendo, in piena emergenza, contro il Cesena una partita che sembrava essere molto più difficile di quella che realmente è stata. Massimiliano Allegri ha dovuto fare a meno di molti titolari bloccati tra infortuni (attesi tra oggi e domani i riscontri su Pato e soprattutto Boateng) e squalifiche, anche qui in attesa di sapere se Ibrahimovic giocherà il big match oppure sarà spettatore impotente. Il verdetto sullo svedese arriverà giovedì, a soli due giorni dalla sfida scudetto e che sicuramente scatenerà non poche polemiche qualunque sia la decisione che verrà fuori dal ricorso presentato dall’agguerrito avvocato rossonero, Leandro Cantamessa.

Dal Manuzzi è uscito un Milan bello, efficace e che ha giocato, finalmente, in velocità con gli esterni che andavano a creare superiorità offensiva sulle fasce e che allargavano, in maniera quasi decisiva, la difesa cesenate che sia per vie centrali che laterali ha subito le incursioni ficcanti di un centrocampo, quello milanista, mai così dinamico e pericoloso. In questo contesto s’inserisce l’esordio con gol di Sulley Muntari. Inutile fare gli ipocriti, alle 12.45 circa del 31 gennaio, quando venne comunicato il suo acquisto sul sito ufficiale tutti ci eravamo messi le mani nei capelli pensando di aver preso un bidone senza arte ne parte e invece, almeno ieri, la prestazione del ghanese è stata di grande sostanza condita dal gol che ha sbloccato la partita ma anche di tante giocate fatte con una sicurezza incredibile, quasi avesse sempre giocato in questo sistema di gioco.

Allegri, alla prima domanda sull’arrivo dell’ex interista che già aveva allenato, seppur in maniera indiretta a Udine, disse che sarebbe stato un ottimo acquisto per il suo gioco. I fatti, almeno adesso, gli danno ragione e Galliani gongola. Chi continua a crescere è Urby Emanuelson. Da Udine a Cesena passando per la sfida di Champions contro l’Arsenal, il centrocampista olandese ha avuto una maturazione e una crescita esponenziale sia come convinzione nei suoi mezzi sia come dialogo con i compagni. Il suo gol, unito a quello di Muntari, porta a 17 il numero dei giocatori rossoneri che hanno messo a segno almeno un gol ufficiale in questa stagione facendo del Milan una vera e propria cooperativa del gol oltre ad essere la squadra italiana ad aver mandato in gol il maggior numero di giocatori.

Intanto i rossoneri trattano un baby talento in Germania e ne coltiva un paio in casa. Il primo si chiama Azad Kezer, centrocampista offensivo turco in forza al Kaiserslautern. Si tratta di un calciatore di sedici anni, che potrebbe aggregarsi al gruppo della Primavera milanista, nel mese di giugno. Un acquisto in prospettiva che andrebbe ad unirsi alla crescita di due giocatori che stanno facendo faville nelle rispettive categorie ovvero Andrea Casiraghi e Mihael Modic, rispettivamente classe 1997 e 1998. Chi li allena mi ha detto che hanno il pedigree dei campioni, io vi dico che ne sentiremo parlare.

Ma Milan-Juventus di sabato potrebbe non avere uno dei suoi protagonisti più attesi. No, non sto parlando di un giocatore di una delle due squadre ma di un amico, ancor prima di un collega ovvero Claudio Zuliani. Voi vi chiederete: “Che centra Zuliani con MilanNews?”. Ebbene tra me e Claudio c’è una forte amicizia che risale ai tempi in cui si parlava di Primavera su Radio MilanInter e la notizia che sabato non fosse allo Juventus Stadium per problemi di salute mi ha rattristato. Probabilmente quando verrà informato di queste mie righe mi manderà un sms d’amichevoli insulti come solo lui sa fare ma un Milan-Juventus senza il suo commento fazioso, al fianco di Carlo Pellegatti, sarà un pochino più triste.


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