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Intelligente cambio di pelle e Galliani piazza il colpo last minute

di Carlo Pellegatti

Finisce il mercato del Milan senza alti squilli di tromba, perché le trombe e le campane sono risuonate a Milanello e sui campi di tutta Italia nella scorsa stagione, quando, anche per la splendida campagna rafforzamento, i Ragazzi hanno conquistato Scudetto e Supercoppa. Per avvicinare ulteriormente le più forti dEuropa, certamente sarebbe stato necessario il grandissimo colpo, ma , viste anche le difficili congiunture economiche, Adriano Galliani ed Ariedo Braida hanno optato per acquisti funzionali innanzitutto per confermare la superiorità in Italia, indispensabile per conquistare la seconda Stella, traguardo prioritario delle prossime stagioni ed è in quest'ottica che va inserito l'arrivo, sul filo di lana, di Antonio Nocerino dal Palermo, cenmtrocampista della nazionale italiana che ha molto ben impressionto nella sua esperienza in maglia rosanero negli ultimi anni. Certo, il Milan mai trascura Casa Sua, cioè lEuropa, ma lanciare la squadra ai massimi livelli continentali è unopera, che necessità tempo e fortuna, soprattutto in questa delicata fase, per la rosa rossonera, di passaggio tra il Milan dei Grandi Senatori e dei Nuovi Giovani Campioni. In questo senso, Allegri pare abbia sposato con entusiasmo, ben protetto dal suo mentore Adriano Galliani, la nuova filosofia milanista, che vede il graduale, coraggioso inserimento di Ragazzi del Settore Giovanile. Fondamentale da parte della Società anche il continuo appoggio economico e morale a Filippo Galli, che continua a setacciare il mercato nazionale ed internazionale. Lultimo acquisto, in prospettiva, è Pelè, portoghese di 19 anni, che dal Genoa passa al Milan in cambio di Sampirisi e Calvano, per seguire le orme di Merkel e Strasser e i recenti debutti di Valoti, apprezzatissimo da Allegri, del positivo Ganz e della lieta sorpresa Kingsley Boateng. In questo senso, è stato fermo e pronto l'Amministratore Delegato rossonero, quando subito ha smentito il ritorno di El Sharaawy a Genova, altro giocatore sul quale il Milan punta molto per il, speriamo non prossimo, dopo Inzaghi. Non è difficile ipotizzare un Milan, che magari fra un anno presenti un attacco formato da tre giovani formidabili come Pato, El Shaarawy e magari Balotelli, insieme agli esperti ma non vecchi Ibrahimovic, Cassano e Robinho. Sempre più giovane la difesa, dove Taiwo, in progresso nello sfortunato, per lui, match contro la Juventus, potrebbe diventare lerede di Zambrotta , mentre a destra Abate è ormai una giovane garanzia assoluta. Certo più difficile trovare il giocatore che possa sostituire uno dei campioni più straordinari della recente storia rossonera, anzi della intera storia milanista, quel Seedorf, che, come carisma, intelligenza, personalità, classe pura deve essere paragonato ai più grandi fuoriclasse, che mai abbiano indossato i colori più amati. E il centrocampo, dove Galliani e Braida dovranno lavorare con ancor maggior attenzione, perché è lì, dove sono tanti i giocatori che hanno masticato molto filo spinato in questi anni. Per concludere, vincere sia in Italia ma soprattutto in campo internazionale, senza grandi campioni, maturi, esperti, ricchi di conoscenze, è difficile, molto difficile. Il graduale ed intelligente cambio di pelle, però, può aiutare il Milan a conciliare esigenze a volte poco compatibili, quelle di continuare ad essere la squadra con più titoli al Mondo ma con un bilancio ricco e invidiato.


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