Imbarazzanti. Sempre peggio. Cambiare tutto!!!
Tocchi il fondo e riesci sempre a scavare. Il Milan quest'anno riesce sempre ad abbassare il livello, settimana dopo settimana. Incredibile quello che accade ogni volta che la squadra scende in campo. E pensare che ieri c'era pure lo stimolo in più della sconfitta del Bologna e del pareggio della Lazio. Ormai è tutto una causa persa.
Da settimane il copione è il medesimo. Formazione sbagliata, disattenzione di un singolo, cambi all'intervallo, formazione finale a dir poco confusionaria. Gli errori dei singoli non si contano più. Da Gabbia e Musah a Zagabria, per passare a Maignan a Rotterdam, Theo Hernandez martedì in Champions e poi ieri, la sagra dell'errore. Ancora Maignan, Pulisic che sbaglia il rigore (ma questo può capitare) e la dormita su una punizione battuta in fretta. Cosa questa che non si vede neanche in seconda categoria. Il portiere, in tutto questo, è un caso senza spiegazione. E poi le enormi responsabilità del tecnico. Fofana in panchina, partire subito con 4 giocatori offensivi: perché? Poi col Milan sotto toglie Leao e mette un centrocampista: il senso? Quindi il pastrocchio finale.
Fino a maggio sarà una lenta agonia per il popolo rossonero. Poi servirà fare piazza pulita e cambiare tutto, senza guardare in faccia nessuno.
Squadra, in tanti elementi e nella forma generale. Allenatore, senza dubbio: dopo scelte sbagliate, servirà andare su un tecnico certezza. Italiano, vincente, con esperienza in top club. Identikit di Conte, Allegri o Sarri, ognuno con i propri pro e contro. E poi, la cosa più importante, sarà da azzerare la dirigenza: in questo caso è la cronaca di un disastro annunciato. Ben visibile già in estate a tanti, ma non a chi possiede il Club purtroppo. "Non esiste nessuno che abbia più voglia di vincere di me". Così Cardinale, ricordate? E pensate se fosse arrivato un Proprietario attento soltanto al bilancio, con zero ambizione, e con una capacità incredibile di fallire ogni scelta.
Ecco, povero Milan. Perdonali perché non sanno quello che fanno.