Il ritorno in sella di Berlusconi inizia ad aprire il forziere. Tra possibili entrate e dolorose uscite inizia il mercato rossonero
La frase della settimana è quella pronunciata da Silvio Berlusconi che, alla domanda di Bruno Vespa: ”Torna a essere il Presidente del Milan?” ha risposto: ”Sì, certamente!!” Importante lo staff tecnico, fondamentali i giocatori, basilare il lavoro di Adriano Galliani ed Ariedo Braida ma è la presenza del Presidente Berlusconi ad assicurare la continuità di risultati, la sicurezza di futuri successi in Italia ed in campo Internazionale. Proprio il creatore di questi 25 anni indimenticabili ha dato, qualche settimana fa, il feu vert, il semaforo verde, all’acquisto di Carlitos Tevez. Un Campione. Non devo scoprire io le qualità di questo attaccante, bravo ad occupare tutti i ruoli dell’attacco ma anche utilizzabile dietro le punte. Insomma il giocatore ideale per gli schemi di Allegri che non ama schemi scontati ma cerca di mettere in campo un Milan imprevedibile, camaleontico, senza riferimenti per le difese avversarie. Che si lui il primo vero obbiettivo del Milan per la campagna di gennaio ormai è evidente, più che dalle dichiarazioni, dai sorrisi di Adriano Galliani, che ricorda l’espressione mostrata, 16 mesi fa, quando si cominciava a mormorare un nome magico: Ibrahimovic.
La strategia ormai consolidata dei plenipotenziari milanisti è la stessa usata proprio in occasione dell’acquisto di Wonderibra. Una volta ben capita la posizione del Manchester City, che non vuole assolutamente, almeno per ora, cedere il suo gioiello prezioso, il Milan ha deciso di lasciare al procuratore Kia Joorabchian il compito delicato di continuare la trattativa con gli sceicchi. Le posizioni, dunque, sono ben delineate in questi primi di dicembre.
Il Milan vuole Tevez che non può essere impiegato in Champions League, in prestito fino a giugno con diritto di riscatto. In pratica pagando solo la cifra pur impegnativa di 3 o 4 milioni per il solo ingaggio al giocatore. Assecondando i desideri del City, dalla cassa rossonera dovrebbero invece uscire, oltre la somma per l’argentino, anche dai 3 ai 5 milioni per i cinque mesi fino a giugno. Un totale di 8 milioni di euro che Galliani non vuole certo spendere. La situazione è di stallo totale dunque ma, vista la volontà di Tevez e del suo entourage, permane un giusto ottimismo circa il buon esito di una trattativa che porterebbe al Milan una pedina di gran lusso per l’immediato e il lontano futuro. Per mettere pressione ai Citizens, ma anche per cautelarsi in caso di fallimento della trattativa, intanto Adriano Galliani si è lasciata aperta la possibilità dell’acquisizione di Maxi Lopez, certo un buon giocatore ma di altra caratura rispetto a Tevez.
I movimenti in attacco,ma in uscita,forse non finiranno qui. El Sharaawy potrebbe chiedere di essere ceduto, magari in prestito, per accumulare la necessaria esperienza in caso di futuro ritorno in casa Milan. Enrico Preziosi ha rivelato, nei giorni scorsi, che i dirigenti rossoneri hanno chiesto Merkel, proprio in cambio del Faraone, ma il Genoa ha rifiutato.
Chiudiamo con un tasto dolente. Pippo Inzaghi è finito in tribuna anche domenica scorsa contro il Chievo. L’attaccante sta bene, gli allenamenti confermano il suo ritrovato fiuto del gol, ma non trova spazio. Sta meditando sul futuro. Prima di prendere decisioni anche clamorose vuole capire quale spazio troverà da oggi fino a Natale. Poi tutto potrà succedere!