Il mistero di Emanuelson e Taiwo
Li abbiamo visti, il primo nell’Ajax e in Nazionale far venire il mal di testa a chi viaggiava sul suo binario opposto. Il secondo, idolo assoluto del Velodrome di Marsiglia, travolgere come un tir chi gli passava a tiro. Leggiamo: “Taye Taiwo, 26 anni, 183 centimetri per 82 chili, 191 presenze e 17 reti nell’Olympique Marsiglia (27 e 3 gol nella stagione dello scudetto 2009-2010), 56 presenze e 5 reti nelle coppe europee per club, 11 presenze e 4 reti nella Nigeria Under 20, 49 presenze e 5 reti nella Nazionale nigeriana”. “Urby Emanuelson, 25 anni, 177 centimetri per 70 chili, 172 partite e 17 gol con la maglia dell’Ajax, 48 presenze e 1 gol nelle coppe europee, 14 presenze con la Nazionale olandese”.
Domanda per Massimiliano Allegri: perché in una situazione di totale emergenza per gli infortuni, 7 partite in 21 giorni tra cui Lazio, Barcellona, Napoli, Udinese e Juve, costretto a schierare fino a spremitura prima Seedorf e Van Bommel, poi Aquilani e Nocerino, preferisce schierare persino Bonera terzino piuttosto che uno di questi due? (Ci ha risposto a Milan Channel martedì all’ora di pranzo: “Taiwo è pronto ed Emanuelson gioca sempre”). Non l’accendiamo, non è la risposta esatta.
Domanda a Emanuelson: sei qui da 8 mesi, hai detto di voler giocare spesso, di conquistare il Milan, di far vedere chi sei, non che entrando a partita in corso abbia fatto malissimo, ma non è ora di fare meglio, di fare bene e giocare quindi 3 partite di fila da titolare?
Domanda a Taiwo: ce la fai? Sei timido? Devi imparare la lingua? Hai nostalgia della legione straniera? Ci hai fatto dire per tutta l’estate che sei il Maicon del Milan e ci ripaghi così? Dov’è finita la tua forza, dov’è finita la potenza, il sinistro esplosivo, l’erba bruciata sui campi francesi e quelli di Champions con la maglia dell’OM?
Domanda per tutti e 3: sono fuori a turno in 2 settimane Bonera, Zambrotta, Antonini, Gattuso, Ambrosini, Boateng, perché non c’è spazio, non c’è fiducia in Emanuelson e Taiwo? Perché dall’Ajax all’Olympique Marsiglia, dalla Nazionale arancione a quella africana bianco verde, il viaggio fino a Milanello vi ha fatto impallidire fino a diventare cenci, tanto da lasciare Bonera terzino a Napoli? Tanto da far credere per una notte che Dossena e Gargano sono meglio di voi? O Badu? O Armero? Oppure sono più forti di voi e quelli che conoscevamo in Olanda e in Francia sono vostri parenti?
Emanuelson nella mezzoretta scarsa di mercoledì è entrato da trequartista, è andato all’ala destra, ha finito da terzino sinistro. Arrivato in un freddo martedì di gennaio, il giorno dopo è andato in campo in Coppa Italia a Genova contro la Sampdoria in una partita vinta e discretamente giocata. Ma non ha convinto, è rimasto tra color che sono sospesi, il curriculum non serve a Milanello: datti da fare, fai (ri)vedere chi sei, datti una mossa. Taiwo, un carrarmato che spaventa a nominarlo come una divinità woodoo e spaventa ancor di più vederlo, s’è fatto molle e beige come il mocio Vileda. Possibile che un armadio in ebano sia in convalescenza da un mese? E’ bastato un esordio in amichevole a luglio contro Robben che in 6 partite all’anno sembra Garrincha (e quella era una delle 6), per bocciarlo come al bowling?
Siccome Massimiliano Allegri ha molto pudore nelle risposte, ci permettiamo di rispondere per lui a una domanda che sia a Napoli che dopo l’Udinese zelanti colleghi gli hanno rivolto: “Che differenza c’è tra Milan e Inter che a noi sembrano uguali?”. La differenza è che con Gattuso, Ambrosini, Boateng, Pato, Robinho, Ibrahimovic e finalmente Inzaghi, il Milan andrà a inseguire le prime in classifica. L’Inter no.