Il Milan studia il modulo alternativo qualora non arrivi il trequartista. Adli-Florenzi, inizio settimana importante. Rinnovi: Kessie-Kjaer da fare e va impostato subito Theo
Occhio a quanto visto l’altro ieri a Trieste contro il Panathinaikos. Il Milan sta provando, con insistenza, il 4-4-2 come modulo alternativo al 4-2-3-1 dell’ultimo anno e mezzo. È un modulo che qualcuno potrà considerare vecchio, canonico, ma che in realtà, allo stato attuale dei fatti, potrebbe mettere in maggior risalto le qualità di corsa che hanno giocatori di Pioli. Perché se l’asse Calabria-Saelemaekers è consolidato, dall’altra parte un binario Theo Hernandez-Leao con Rebic in appoggio alla prima punta, ovvero un ispiratissimo Olivier Giroud, può consentire alla squadra di riempire maggiormente l’area di rigore. Una soluzione che, personalmente, non mi stupirebbe veder riproposta anche contro la Sampdoria tra sette giorni nell’esordio di campionato in quel di Genova. Perché in assenza di un altro trequartista, questo sistema di gioco può essere una bella alternativa e potrebbe essere sfruttato anche con la coppia pesante, ovvero quella composta da Ibrahimovic e Giroud.
Lo svedese sta lavorando bene a Milanello, ma se la prima tabella ottimistica prevedeva un suo rientro in gruppo per questa settimana, ecco che i tempi di ritorno al pieno della forma sarà posticipato dopo la sosta per le nazionali, con Ibra che, così, non dovrebbe essere convocato dalla nazionale svedese con il CT Andersson che sta continuando a monitorare la situazione. Ma la priorità di Zlatan è quella di star bene per il Milan e non molla. Si allena ogni giorno e lo fa ad alta intensità, perché anche lui – da quanto filtra – si sarebbe un po’ rotto le scatole di rimanere ai margini del gruppo. Vuole tornare in mezzo al campo e a fare gol.
Ma oggi iniziano le ultime due settimane del calciomercato. E il Milan, sotto questo aspetto, è chiamato ad essere protagonista per mettere a posto la rosa a disposizione di Pioli. Yacine Adli è il prescelto per il centrocampo ed è solo una questione di ore e di dettagli per trovare l’accordo definitivo con il Bordeaux sulla cifra del cartellino. Poi, Maldini e Massara – con Alessandro Lucci – cercheranno di chiudere l’arrivo di Florenzi, che ha scelto il Milan da 10 giorni e vuole venire a Milanello. Tra oggi e domani previsti nuovi contatti, che potrebbero essere decisivi, con Tiago Pinto. Va scollinato l’ostacolo della formula, con la Roma che vuole un prestito con obbligo di riscatto mentre il Milan spinge per il diritto.
Manca, però, il trequartista e l’esterno alto. Due tasselli fondamentali per alimentare ulteriormente la spinta di una squadra che, nella sua base, è forte. Ma mettere dentro qualità ulteriore alzerebbe la forza complessiva di tutto il gruppo. Ma arrivare agli ultimi giorni di mercato può essere un’arma a doppio taglio e il rischio di rimanere con il cerino in mano c’è. Ma questa volta, forse, ci sarà meno indulgenza nei giudizi se la squadra non verrà ultimata.
E poi ci saranno i rinnovi da fare. Quello di Kessie in primis (ne hanno parlato eccome nell’incontro di Casa Milan), quello di Kjaer e poi, nei prossimi mesi, dovrà essere impostato quello di Theo Hernandez. Perché arrivare costantemente lunghi pensando di avere sempre ragione può rivelarsi controproducente.