Ibra, e la difesa le note salienti del Milan a Bergamo
La vittoria del Milan a Bergamo, ad una settimana dal derby, è molto, molto importante. Intanto per i 3 punti in palio che consentono ai rossoneri di proseguire la striscia positiva che ora è di 10 vittorie e 2 pareggi. Allegri ha dovuto fare di necessità virtù, infatti non aveva molte alternative a centrocampo per le assenze forzate di Seedorf, Aquilani, Gattuso, Flamini e Ambrosini squalificato. Il test con l’Atalanta, che non aveva mai perso in casa e pareggiato con Udinese, Inter e Napoli, quindi era probante per verificare le condizioni generali della squadra dopo la sosta natalizia. Oltretutto i bergamaschi hanno caratteristiche fisiche e atletiche per mettere in difficoltà il rossoneri che soffrono l’aggressività e l’intensità delle avversarie. Il successo per certi versi anche sofferto ottenuto allo Stadio Azzurri d’Italia palla) carica la squadra in vista del derby. Su un campo difficile e contro un’ottima squadra Il Milan ha avuto un possesso palla pari al 57,2%, 8 tiri in porta (5 nello specchio e 3 fuori), i padroni di casa invece: 3 conclusioni nello specchio e 3 fuori. Nelle ultime sei partite disputate il Milan ha vinto 4 match e pareggiate 2, l’Inter 5 vittorie 1 sconfitta dell’Inter. I rossoneri però hanno giocate 4 partite fuori casa (3 vittorie e 1 pareggio). La strac ittadina di domenica prossima si preannuncia molto combattuta.
Il 2 a 0 conseguito a Bergamo ha avuto due principali protagonisti: Ibra e la difesa. Zlaltan ha trasformato il calcio di rigore che ha sbloccato il risultato e confezionato l’assist per il gol del 2 a 0 di Boateng. La difesa abilmente diretta da un grande Thiago Silva e con un Mexes sempre più convincente, ha retto l’urto di un’Atalanta grintosa e molto determinata. Buon segno perché il reparto arretrato milanista non ha vacillato pur correndo qualche pericolo (il palo centrato da Denis da zero metri sull’ 1 a 0 che poteva pareggiare la rete d’ apertura di Ibra).
Per avere un idea più precisa di quanto incida direttamente e indirettamente lo svedesone è opportuno addentrarsi, ancora una volta, nella giungla dei numeri. Zlatan ha sempre segnato nelle ultime 6 partite di campionato per un totale di 7 reti di cui 5 su rigore. In campionato 12 reti (6 su rigore), 4 in Champions e 1 in Supercoppa Complessivamente le reti realizzate da Ibra sono 17 in 19 partite. A questo incredibile score vanno aggiunti 6 assist (dai quali è bene ricordarlo sono scaturiti altri 6 gol!!) e 3 pali colpiti (con l’Inter, Chievo e Bologna. Un primo bilancio eccezionale. Il Milan più in generale archivia il match numero 24 (17 in campionato, 6 in Champions, 1 in Supercoppa italiana) con 50 gol all’attivo (37 in campionato, 11 in Champions, 2 in Supercoppa). Tra i coprotagonisti Boateng per avere realizzato l gol della tranquillità (è il settimo stagionale, quarto in campionato), Van Bommel frangiflutti preziosissimo, Abbiati , e Mister Allegri bravissimo nel gestire senza timori riverenziali un gruppo con tante prime donne che ogni tanto fanno capricci.
Pato visto all’opera contro l’Atalanta non ha entusiasmato ma neppure deluso. In campo qualche nota positiva c’è stata: ha procurato il rigore che ha permesso di sbloccare il risultato e sull’ 1 a 0 ha colpito un palo (è il terzo stagionale: Fiorentina, Viktoria Plzen e Atalanta). La ricerca costante del dribbling ad ogni costo, raramente riusciti, indispone soprattutto sembra sempre che giochi più per se stessi che per i compagni di squadra. Simpatie a parte che Pato non abbia un feeling con Ibra è tutto da stabilire ma che non sia in sintonia con Allegri è risultato palese quando, una volta sostituito, lo ha dribblato ignorandolo per evitare il rituale gesto della stretta di mano. No comment.