I quattro cambi col Toro. Ecco il reparto che merita più aggiustamenti. Stadio, belle parole: ora i fatti
Vinta la battaglia di Bologna, con qualche patema di troppo, stasera a San Siro ce ne sarà un’altra ancora più dura. Il Torino è la classica squadra che può mettere in difficoltà i rossoneri sotto il piano atletico, puntando sul pressing a tutto campo e sull’intensità, mentre il Milan è alla quarta gara in dieci giorni con gli stessi giocatori e questo può creare delle difficoltà. Non sarà una passeggiata, ma Stefano Pioli ha provato a studiare le contromisure per ingabbiare gli uomini di Juric. Se il Milan gioca come sa, non ci sarà storia. La squadra è forte, ha il suo credo tattico e sa gestire le difficoltà.
E’ altrettanto evidente che le assenze stanno condizionando le rotazioni, infatti Pioli ha poco margine di manovra e sta provando a fare il massimo con i giocatori a disposizione. Il primo cambio col Toro sarà in difesa con il rientro di Romagnoli, al posto di Kjaer. Poi il recupero di Kessie potrà consentire a Bennacer e Tonali di rifiatare. Il terzo cambio rispetto a Bologna è obbligato perché Castillejo ha subito una lesione al flessore, mentre Messias è ancora ko, quindi dovrà giocare Saelemaekers dall’inizio, senza grosse soluzioni alternative. Infine in attacco tornerà Giroud, in quanto Ibrahimovic è stato utilizzato per 95 minuti col Bologna e non può giocare a distanza di tre giorni di nuovo dall’inizio. Quattro soluzioni diverse rispetto ai rossoneri che hanno affrontato la squadra di Mihajlovic. Torna tra i convocati Hernandez dopo il Covid, partirà dalla panchina col Toro e probabilmente con la Roma dal primo minuto.
Ragionando sulla rosa milanista, è evidente che il reparto maggiormente sottoposto a problemi è la trequarti. Attualmente con Rebic, Messias e Castillejo fuori per infortunio e con Diaz alle prese col Covid, non ci sono alternative. Da qui a fine dicembre il reparto sarà sotto osservazione e il Milan a gennaio è pronto ad intervenire se le cose non dovessero migliorare. Il mercato invernale potrà essere decisivo per la corsa al titolo, tuttavia tra due mesi il quadro sarà molto più chiaro sia per la classifica che per la situazione infortuni.
Il tema stadio è fondamentale per il progetto del Milan. La differenza con le altre società europee è abissale e non si può temporeggiare ulteriormente. Ieri è andato in scena l’ennesimo incontro tra le parti con Milan, Inter e il Comune. Si vocifera di un passo in avanti, di maggiore ottimismo, ma ci sarà bisogno di ulteriori incontri per arrivare ad un punto d’incontro. “La volontà di andare avanti c'è ovviamente bisogna rendere compatibili gli interessi di tutti nella collettività, stiamo cercando su una soluzione che possa essere compatibile. Capisco le ragioni delle squadre, per competere a livello internazionale ci vuole un impianto moderno. Se da entrambi i lati ci saranno passi in avanti si può arrivare ad una conclusione”. Il sindaco Sala sembra finalmente aver realizzato l’importanza del nuovo impianto, belle parole, ora però servono i fatti. Serve concretizzare e uscire finalmente da questo eterno indugiare.