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I meriti di proprietà, dirigenti, Pioli e i giocatori. Quando il rinnovo a Maldini e Massara? Ibra, eroe omerico!

di Carlo Pellegatti

Mi sto gustando minuto per minuto, ora per ora, giorno per giorno questi momenti. Da undici anni esatti, anzi, a dire il vero da dieci, ma il 2012 me lo voglio dimenticare, non sto vivendo queste sensazioni. A volte ci penso e non mi pare vero di lottare per un traguardo tanto straordinario quanto meritato. Grande lode alla Proprietà. Nonostante i dubbi iniziali soprattutto di coloro che pensano di conoscere tutto e non sanno nulla, soprattutto non hanno l’umiltà di aspettare prima di giudicare, hanno portato avanti le loro strategie, la loro filosofia. Il Milan è un club virtuoso, che molti studiano e altri invidiano. Eppure ancora oggi, quando si parla di Botman, Origi, magari Sanches, forse Deulofeu, scorgo sorrisi ironici e stupiti. Vogliono l’acquisto mediatico, il grande nome. Spreco di energia inutile perché gli obbiettivi sono già stati studiati e verranno inseguiti, con attenzione e fiducia. Grande merito dei dirigenti di Casa Milan. La calma e la freddezza di Ivan Gazidis, le intuizioni dei plenipotenziari del mercato, Paolo Maldini e Ricky Massara, le conoscenze di Geoffrey Moncada.  

Oggi il Milan può contare nella sua rosa almeno cinque giocatori, possibili titolari in tutti i top club europei. Parlo di Maignan, Theo Hernandez, Tomori, Tonali e Leao. Attenzione però anche a Pierre Kalulu, che non mi sorprenderei fosse convocato da Deschamps, per i prossimi mondiali. A proposito, il contratto di Paolo Maldini e Ricky Massara è in scadenza fra 50 giorni. La loro conferma appare scontata, ma forse sarebbe opportuno che firmassero magari prima dell’inizio del mercato. Cioè un giorno dopo la fine del campionato. Per dare loro ancor più forza nelle trattative che riguardano i giocatori da acquistare e quelli vicini al rinnovo. Grande plauso anche a Pioli. Le sue mosse tattiche, studiate alla vigilia sui campi di Milanello, oppure nel corso della partita, lo hanno trasformato in un piccolo Karl Von Klausewitz. Come ho già detto in altre occasioni, il merito maggiore è quello di far migliorare i giocatori che allena quotidianamente. Non c’è un rossonero  che non sia diventato più bravo, più competitivo, tecnicamente e tatticamente più idoneo a ogni situazione che si presenti nel corso del match. In campo vanno i giocatori, che sono riusciti a superare ogni ostacolo in questi due anni, qualsiasi tipo di pressione e di tensione.

Ho vissuto molto male i dieci minuti dalla rete del Verona, al pareggio di “Bagliore di Fiamma “Tonali . Ero a Verona nel 1973 e i ricordi di quel pomeriggio di un giorno tremendo sono subito affiorati alla mente. Poi i tifosi, accanto a me, hanno ripreso a cantare, subito imitati dai... Ragazzi, che hanno alzato i loro acuti. Mancano ora due partite. Altri 180 minuti. L’Atalanta sarà un ostacolo complicato perché è... la prossima partita. Come sono stati il Genoa, la Lazio, la Fiorentina e il Verona. Mi confortano le prestazioni, la sicurezza mostrata in ogni frangente, la voglia di arrivare a questo traguardo. “Entra nella storia solo il vincitore" ha ricordato Zlatan Ibrahimovic. Il grande guerriero si sta curando le ferite. I suoi compagni sono come i greci sotto la città di Ilio, quando, dalla tenda, sbucava  Achille. Si ode lo stesso boato che accompagna Ibra Supremacy quando si alza dalla panchina. Loro si sentono più forti. Noi ci sentiamo più forti. Grazie a questo eroe omerico, un eroe che mai ci dimenticheremo di osannare. Se siamo qui a vivere queste ore meravigliose è grazie anche, e forse soprattutto, a lui. Splendido Campione!


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