Gli errori si pagano caro, sia in campo sia fuori. Gennaio alle porte: serve fare mercato e sperare di recuperare tutti
Anche a voler trovare qualcosa di buono nella prestazione di ieri sera, non ci si riesce. Nemmeno il più ottimista dei milanisti può trovarlo, perché una delle verità di questa squadra è che senza tanti giocatori che danno ritmo, il Milan cala. Drasticamente. Se poi ci mettiamo, per la seconda settimana consecutiva, una scelta che continuo a non capire (come tanti) allora il quadro diventa più complicato. Perché, nel 4-2-3-1, si continua a perseverare con un giocatore fuori ruolo come Krunic a discapito di un esterno puro come Saelemaekers? Perché non portare Rade nella posizione di trequartista centrale al posto di un Brahim Diaz che dopo il covid non è più tornato quello di prima? Ora, che ci sia un clima teso è evidente, lo si percepisce giornalmente. Perché l’aver perso così tanti punti nelle ultime gare, la risalita dell’Inter in classifica e il problema infortuni sono tutti pezzi dello stesso puzzle. Una crisi di risultati che è coincisa con il venire meno di tanti giocatori, quasi tutti determinanti e che ha messo a nudo la grande, troppa differenza tra i titolari e le alternative.
Sperare che sia sempre Ibrahimovic a risolvere le partite, è sbagliato. Zlatan ci ha salvato tante volte, ma parliamo sempre di un 40enne che ha bisogno di una squadra che giochi vicino a lui e che intuisca quello che lui può creare stando negli ultimi 20 metri. Spesso, anche ieri sera, i suoi tentativi di sponda cadono nel vuoto poiché i compagni rimangono fermi sui blocchi. Giroud è appena rientrato dall’infortunio patito a Madrid, ma anche lui ha bisogno di due elementi: il primo è il suo stato di forma, dove deve essere al top per poter rendere e giocare lontano dalla porta. Il secondo, esattamente come Ibra, è quello di avere compagni con i quali dialogare e che non mandino al macero l’eventuale lavoro sporco che viene chiamato a fare quando la palla inizia ad alzarsi.
Mercoledì sera a Empoli servirebbe una vittoria per cercare di chiudere col sorriso il 2021, ma ad oggi viene difficile pensarlo. Nonostante la classifica dica che tra le due squadre c’è ampia differenza, ma i toscani saranno avversari durissimi. O si reagisce o si passa un Natale d’inferno.
Gennaio è alle porte e in attesa che gli infortunati tornino (oggi Leao fa degli esami di controllo) c’è necessità che la società si muova con determinazione e concretezza sul mercato. Inutile nascondersi dietro il buonismo: questa rosa ha necessità di essere rimpolpata da quantità e qualità. Le ultime partite hanno dimostrato che la periferia della rosa è troppo lontana dal suo epicentro. Cosa che non accade a chi ci sta sopra e chi ci ha raggiunti in classifica.