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Finalmente i primi movimenti. Samardzic intriga. Il Milan è ancora un cantiere, troppo aperto

di Andrea Longoni

27 giorni all'inizio del campionato. Finalmente in settimana il mercato del Milan si è sbloccato con l'operazione Alvaro Morata. Il neo numero 7 sarà apripista per altri acquisti, che sembrano in dirittura d'arrivo. Va subito però evidenziata una criticità: lo spagnolo, a causa di un Europeo giocato fino all'ultimo, oltre che vinto appunto, arriverà a Milanello soltanto i primi giorni di agosto: per questo motivo, il 17 all'esordio col Torino partirà dalla panchina. Ecco perché servirà ingaggiare il secondo attaccante in tema api brevi: se fosse Fullkrug, potrebbe aggregarsi un po' prima e farsi trovare pronto per indossare la 9 titolare contro i granata. Il club non deve lasciare nulla al caso: partire bene è fondamentale anche per raccogliere entusiasmo e scacciare i dubbi.

Fofana e Pavlovic sono molto vicini.
Il francese sulla carta potrebbe essere l'acquisto più importante: non per il valore, ma perché deve portare equilibrio alla squadra e farla girare come si deve. Il difensore     
serbo sembra avere caratteristiche molto interessanti: è stato scelto per fare il titolare al fianco di Tomori. Per entrambi, va detto, c'è la componente di rischio. Il fattore ambientamento, il salto in una grande piazza, con una maglia pesante e aspettative diverse: ostacoli che ad esempio uno come Morata supererà senza problemi, che potrebbero avere invece Fofana e Pavlovic.

In tutto questo, il nome di Samardzic è quello che più mi affascina: a 22 ha già fatto vedere di disporre di qualità importanti. Qualità che abbinate agli evidenti margini di crescita, lo possono rendere in prospettiva un giocatore in grado di fare davvero la differenza. Potrebbe diventare dalla trequarti in su quello che, con un ruolo diverso, sarebbe potuto diventare Zirkzee: cioè, con i tempi necessari, il leader tecnico della squadra.

Intanto, le prime indicazioni dal campo? Non c'è un granché da segnalare dopo la prima uscita di ieri contro il Rapid Vienna: se non che serva passare al più presto da un cantiere aperto a costruire le prime fondamenta. Serve definire al più presto il blocco squadra e lavorare solo con chi farà parte del progetto, nuovi acquisti compresi.


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