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Disastro infortuni: i flessori fermano ancora Pato. Allegri non ha più ricambi e in Champions chi gioca?

di Antonio Vitiello
Antonio Vitiello

Chi l’avrebbe mai detto che il Milan campione d’Italia in carica dopo 3 partite avrebbe avuto solo 2 punti in classifica, con 6 gol subiti e 4 realizzati? I rossoneri si fermano anche in casa contro l’Udinese e l’ultima vittoria risale al match di Supercoppa contro l’Inter dell’ormai ex Gasperini. C’è un evidente problema da risolvere se non si vuole compromettere l’intera stagione. Ma c’è un’attenuante grossa come un cratere che va giustamente sottolineata. Quale squadra potrebbe giocare ogni 3 giorni senza 12-13 infortunati? E non gente qualsiasi, ma titolari, gli uomini che l’anno scorso hanno alzato il tricolore. Il Milan sta perdendo mediamente un giocatore al giorno. Dopo l’ultimo forfait di Antonini e Bonera, Allegri deve fare i conti con l’ennesimo stop di Alexandre Pato. Il brasiliano si è bloccato dopo 19 minuti nel corso di un’ azione in velocità. Si è fermato all'improvviso toccandosi il flessore della coscia destra, la stessa zona interessata da uno stiramento il 16 aprile scorso. Negli ultimi due anni Pato ha avuto almeno sette infortuni muscolari. A preoccupare non è la classifica naturalmente, perché dopo tre giornate c’è ancora il tempo di recuperare. Ciò che fa spavento è la facilità con cui Allegri perde uomini durante la settimana. Il tecnico livornese ha dovuto ristrutturare l’attacco titolare con seconde linee. Ibrahimovic, Boateng, Pato e Robinho sono fuori, ora può contare solo su Cassano, Inzaghi ed El Shaarawy. Il problema è la Champions League della settimana prossima quando Allegri avrà solo il barese come unico superstite per la competizione europea. El Shaarawy è la vera nota lieta della serata. Il giovane faraone ha convinto la platea di San Siro con una buona prova e con un gol fondamentale che smuove almeno la classifica. L’ex Padova si è inserito subito bene nel gruppo e dà l’impressione di essere un “predestinato”. Con poca preparazione alle spalle (a causa dell’infortunio avuto durante l’estate), El Shaarawy è stato gettato nella mischia bruscamente, già con l’arduo compito di risolvere un match complicato, in una situazione d’emergenza assoluta. Stephan non ha deluso le aspettative, si è caricato di responsabilità ed ha aiutato la squadra a non subire la seconda sconfitta di fila.
Dal nuovo all’usato sicuro. La pericolosità in area di rigore di Pippo Inzaghi non ha eguali. Il bomber di Piacenza ha spaventato la difesa dell’Udinese in soli 5 minuti, dove c’è da ragionare anche su un presunto fallo da rigore. Giocatore straordinario, amato e osannato dal tifo milanista. Con la miriade di assenze ci auguriamo che Allegri lo schieri più spesso da titolare, un giocatore così ha ancora troppa voglia di vincere. A Milanello si lavora per recuperare qualche pedina, il Milan ha bisogno di rifiatare e anche un giocatore in più può dare il cambio in questa lunga maratona.


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