.

Colpo di scena Seedorf. Il punto sui riscatti di Aquilani e Maxi Lopez

di Antonio Vitiello

Il sipario cala, la platea applaude, ma sul palco scenico ci sono solo tre grandi campioni che salutano, manca il quarto. Perchè Clarence Seedorf non si è goduto l'ovazione di San Siro? Perchè non ha fatto una conferenza stampa come Nesta e Gattuso? Oppure una lettera alla Inzaghi? I pezzi del puzzle se incastrati nel modo giusto portano ad un chiaro messaggio: Seedorf potrebbe restare al Milan ancora per un anno. Usiamo sempre il condizionale perchè la situazione dell'olandese è in bilico e potrebbe mutare in qualsiasi momento. Il centrocampista pluridecorato potrebbe essere ancora il leader dello spogliatoio per la prossima stagione, favorendo l'inserimento delle nuove leve. Tutti i giovani sanno quanto sia importante rapportarsi con un senatore come Clarence, soprannominato Obama proprio per il suo senso di responsabilità e per la sua diplomazia sfoggiata in qualsiasi circostanza. L'olandese ha diverse richieste dal Brasile, il Botafogo gli avrebbe offerto un contratto di 3 milioni per 2 anni, ma l'operazione potrebbe non concretizzarsi per diversi motivi. Prima di tutto perchè Seedorf ha diverse attività nell'hinterland milanese, attività economiche e sociali che richiederebbero la presenza costante sul territorio. Proprio ieri sera ha dichiarato di voler restare vicino al suo Monza e curarne di persona gli interessi, questo è possibile solo restando a Milano. Un motivo importante per non sbarcare oltreoceano. Poi i buoni rapporti con il presidente Silvio Berlusconi, la stima reciproca tra i due è sempre andata oltre il semplice rapporto tra patron e giocatore. L'ex Real Madrid inoltre sarebbe insieme ad Ambrosini il collante tra il vecchio e il nuovo Milan. Una serie di motivazioni che fanno pensare ad una permanenza prolungata del rossonero nonostante i 36 anni.
Il Milan però oltre a salutare diversi senatori come Gattuso, Zambrotta, Roma, Nesta e Inzaghi (su quest'ultimo la situazione non è del tutto definita), deve pensare anche ai riscatti di diversi giocatori. Sulla lista ci sono Alberto Aquilani e Maxi Lopez, entrambi a rischio. Il romano infatti non ha totalizzato le famose 25 presenze che garantivano l'obbligo di riscatto, la porta è semi-aperta ma potrebbe chiudersi da un momento all'altro. Il giocatore si trova bene a Milano e vorrebbe rimanerci, anche perchè dopo Roma, Liverpool e Torino gradirebbe una certa stabilità. Il problema è l'alto costo per il riscatto e il fatto che Aquilani da dicembre in poi non ha convinto la dirigenza a causa dei problemi fisici. Anche dopo essere tornato in forma non è mai riuscito a riconquistarsi un posto da titolare, entrando solo a gara in corso. Si profila dunque un ritorno in Premier League a meno che i Reds non abbassino drasticamente il prezzo del riscatto. In attesa di un summit con il Liverpool potrebbe accadere lo stesso per Maxi Lopez. Ieri doveva esserci l'incontro tra l'agente Fifa Andrea D'Amico e Adriano Galliani in via Turati per discutere della possibilità di riscattarlo totalmente dal Catania ma per un problema fisico D'Amico non ha potuto incontrare la dirigenza rossonera. L'appuntamento è fissato per domani, e le voci di corridoio parlano di un ritorno a Catania. Poco utilizzato da Massimiliano Allegri, anche per la folta concorrenza nel reparto avanzato, Maxi Lopez ha sempre inciso quando è entrato. Ciò che invece non convince sono gli 8 milioni di euro da mettere sul banco per il riscatto. Anche perchè il patto tra Galliani e Lo Monaco è caduto visto l'addio dell'ex amministratore delegato, ora al Genoa. Il Milan quindi dovrebbe adoperarsi per sostituire non solo i senatori ma anche Aquilani e Maxi Lopez. Il primo ad arrivare a Milanello è Riccardo Montolivo, parametro zero di lusso, visto che parliamo di un nazionale. Allegri ha già fatto capire che lo schiererà come regista basso, nella classica posizione che apparteneva ad Andrea Pirlo prima del passaggio alla Juve. Stamattina le visite mediche per il definitivo si al Milan. A centrocampo dovrebbero restare anche Flamini (biennale da 1,8 milioni) e Muntari, facile il riscatto dall'Inter.


SEGUI IL PROFILO SU TWITTER
Altre notizie
PUBBLICITÀ