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Chi al posto di Theo? Scelgo Bartesaghi. 4 sfide in 10 giorni: urge turn-over. Fonseca cambi modulo, Ibra che ha fatto?  

di Franco Ordine

A fari spenti ricomincia il campionato. A fari spenti per il Milan per una serie di motivi: 1) perché sono partiti in gran numero per le nazionali e non sappiamo bene fino a venerdì mattina come sono rientrati; 2) perché nel frattempo non abbiamo avuto alcuna anticipazione sui piani di Fonseca e sulle decisioni da qui ai prossimi 4 impegni che sono uno (Udinese) più importante degli altri tre (Brugge, Bologna, Napoli) nel giro di appena 10 giorni (dal 19 al 29 ottobre). E qui bisogna subito mettere mano alla necessità dei cambi. È impossibile infatti affrontare queste quattro tappe senza alternare i componenti della rosa, richiamando in campo chi è stato improvvisamente accantonato e cercando di limare secondo propositi tattici più equilibrati lo schieramento. Il primo quesito da porre a Fonseca è il seguente: chi sostituirà Theo Hernandez nei due turni di squalifica del campionato? A leggere le anticipazioni sul punto ci sono almeno tre ipotesi in campo: Bartesaghi (già utilizzato ed erroneamente espulso con il Venezia) per il quale voterei io, Terracciano (del quale si sono perse le tracce dopo l’apparizione dell’Olimpico con la Lazio) ed eventualmente Pavlovic del quale -a mio avviso- c’è bisogno nella coppia centrale di difesa per la presenza nell’attacco dell’Udinese di Lucca, particolarmente abile nel gioco aereo.

Secondo interrogativo: che sistema di gioco adotterà Fonseca? Qui possiamo essere ancora più chiari. Il 4-1-4-1 adottato con l’Inter e con cui ha vinto il derby proseguendo nei passaggi successivi, è stata una improvvisazione. Mai provato prima, mai studiato durante l’estate, scelto per dare una scossa a tutto il gruppo che ha giocato il derby con una tale voglia di rivalsa da superare anche gli eventuali contraccolpi determinati dallo squilibrio tattico. Il centrocampo è l’altra questione aperta per una serie di accadimenti e di errori: accadimento è stato l’infortunio grave di Bennacer, errore quello di aver ceduto in prestito Adli alla Fiorentina per questioni legate alla lista contando su Vos, l’olandese di 19 anni considerato utile alla bisogna ma rimasto fuori anche da Milan futuro per infortunio. Reijnders non può giocarle tutte, così come Fofana e allora bisogna scaldare per il primo ruolo Loftus Cheek e per il secondo Musah, addestrandolo al ruolo diverso dalle sue caratteristiche.

Terzo e ultimo interrogativo: come ha lavorato durante la sosta Ibrahimovic? Non abbiamo avuto notizie di alcun genere, tranne un paio di foto su Instagram scattate per un paio di ferite rimediate in testa. Cosa è successo? Sono fatti suoi. Sono invece fatti nostri chiedergli se in questi giorni è stato a trovare Fonseca, se ha parlato con qualche giocatore, a che punto è la vicenda dei rinnovi contrattuali per Theo, Maignan e Gabbia (pare ben avviata grazie alle parole misurate del suo attento agente Tullio Tinti). Parlerà, al ritorno dalle nazionali, con Leao e Theo per capire se per caso c’è qualcosa che non va nel rapporto con Fonseca e con il Milan stesso?  Per concludere: si capisce al volo che per il Milan le prossime sfide saranno affrontate praticamente al buio dal nostro punto di vista. Speriamo che non lo sia dal punto di vista di Fonseca.


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