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Anticipi e posticipi: adesso basta. Per Rocchi gli “arbitri sono maltrattati”. Se si fanno mandare a quel paese impunemente da Barella…

di Franco Ordine

Dal calendario della Champions con anticipi e posticipi divulgato dalla Lega vengono fuori le solite anomalie. Ne sintetizzo due: 4 volte su 6 dopo la Champions il Milan gioca di sabato e non domenica. Non solo: dopo il Borussia in trasferta il mercoledì al Milan tocca ancora il sabato col Genoa alla vigilia della sosta. Vi diranno: hanno deciso le televisioni. Peggio per chi crede a questa favoletta. Mi dispiace ma così il giochino è troppo scoperto. Il prossimo calendario fatelo fare a qualche prestigiatore!!

Ho letto con molta attenzione l’ultimo sfogo di Gianluca Rocchi, il designatore degli arbitri e sono rimasto perplesso. Già perché invece di puntare dritto sull’episodio specifico, ha “sparato” nel mucchio. Ha detto Rocchi: “I miei arbitri maltrattati ma danno il sangue. Dobbiamo avere il diritto di sbagliare”. Niente da dire sull’ultima affermazione. È vero che la stagione si è aperta con il caso clamoroso di Juve-Bologna e che in quella circostanza sono stati espressi giudizi “aggressivi”. Ma il punto è un altro: a chi si riferisce Rocchi quando ripete di “arbitri maltrattati”? Perché non specifica a quale episodio in particolare rivolge l’attenzione? Alcuni osservatori hanno segnalato l’assonanza tra la denuncia del designatore e le proteste, reiterate, con “vaffa” incorporato, rivolte da Barella all’arbitro di Inter-Fiorentina. Tutti i moviolisti, domenica sera, hanno sostenuto che in tale circostanza l’interista andava espulso per doppia ammonizione. Chiedo: cosa ha detto di preciso Rocchi all’arbitro di Inter-Fiorentina sull’argomento?

DIFFERENZE- In un video girato per Milannews ho già spiegato, in modo credo articolato, il mio giudizio sul mercato del Milan. Qui analizzo, in vista del derby, quali sono le differenze rispetto all’Inter. Cominciano dai neroazzurri, allora. Grazie al mancato arrivo di Lukaku, Marotta e Ausilio hanno avuto a disposizione la cifra per acquistare Pavard dal Bayern di Monaco che tra l’altro, perfezionando nelle ultime ore di calcio-mercato l’operazione, non ha avuto il tempo per portare in Baviera un sostituto del difensore francese. La difesa è il reparto di Inzaghi che è stato più di tutto rimpolpato. Sono cambiati i 3 portieri e qui forse la contabilità tecnica non è positiva rispetto al passato. È arrivato invece Pavard che giocherà titolare a destra e consentirà perciò a Darmian di poter dare il cambio a Bastoni a sinistra. Il Milan invece ha cambiato il secondo portiere (Sportiello) e forse ha migliorato, ha mandato a giocare Gabbiain Spagna, ha tenuto Caldara per mancanza di proposte allettanti, e preso solo il giovane Pellegrino da mettere in coda e da “svezzare”. I ricambi, per Pioli, sono sostanzialmente due: Kalulu e Kjaer la cui condizione, di recente, non è delle migliori. Troppo poco per gestire una stagione così lunga e faticosa. Avremo la riprova nel derby quando, a causa della squalifica di Tomori, giocherà nello schieramento inziale Kalulu e Pioli avrà in panchina una sola pedina a disposizione (Kjaer). È concentrata soprattutto in panchina la differenza attuale tra Milan e Inter. 11 titolari contro 11 titolari non ci sono differenze.

JOVIC- Non mi faccio influenzare da Bobo Vieri che parlando a Firenze con Sottil ha riferito del giudizio viola sul centravanti serbo (“forte, forte, forte”). Se è motivato, se è assistito dal gioco particolarmente generoso con gli attaccanti, se è messo in condizione di brillantezza fisica, beh allora tra qualche settimana potremo riparlarne. Ho ricordato, sul tema, il precedente di Hernan Crespo preso a luglio in prestito dal Chelsea. Sembrava un calciatore finito, bolso e invece piano piano divenne uno dei protagonisti europei di quella stagione (i gol al Manchester e in finale al Liverpool). Jovic non è Crespo ma forse un contributo alla causa potrà darlo.

SETTORE GIOVANILE- Giorno dopo giorno, casella dopo casella, prende sempre più forma il nuovo Milan anche in alcuni settori strategici. La “primavera” allenata da Abate ha ripreso con buoni risultati ma tutto il settore giovanile è passato da qualche giorno sotto la direzione di Vincenzo Vergine, molto apprezzato il suo lavoro svolto alla Roma negli anni precedenti.  


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