Analisi logica di una vittoria mancata e di una sconfitta evitata per un soffio
Vediamo se è possibile fare un'analisi obiettiva evitando giudizi troppo umorali. Se si vuole essere costruttivi bisogna iniziare dalle note stonate. Subire in casa quattro gol dall'Udinese per il Milan che ha giustificate ambizioni di conquistare lo scudetto, è francamente eccessivo. Certo, mancavano 6 titolari, ma proprio tali importanti assenze dovevano suggerire un atteggiamento più accorto. Tre gol, dei quattro al passivo, sono arrivati in contropiede a dimostrazione che i rossoneri erano sbilanciati in avanti senza criterio. Al di là dei gravi errori di Bonera e dell'intero pacchetto difensivo, è emerso un dato di fatto: Seedorf non può giocare nel ruolo che fu di Pirlo (playmaker centrale) soprattutto se la squadra si allunga e lascia spazi enormi al contropiede degli avversari. In queste praterie, scarsamente presidiate, Di Natale e Sanchez sono andati a nozze. Mister Allegri recentemente aveva escogitato la mossa di piazzare Ambrosini in quel ruolo lasciando libero Pirlo di dedicarsi alla costruzione e al sostegno delle azioni offensive sgravandolo, quindi, dai compiti a lui meno congeniali: il contrasto e il recupero palla. A Cagliari, dove abbiamo salvato la “ghirba” considerate alcune pericolosissime sbavature della retroguardia rossonera non sfruttate a dovere da Nenè e compagni, Clarence ha giocato davanti alla difesa disputando una partita tutto sommato discreta. Contro l'Udinese, invece, sono affiorati i riconosciuti limiti atletici. Seedorf, nel momento in cui perde palla ben difficilmente ha lo sprint e la rapidità per recuperare, il che consente ai rivali di fiondarsi nel cuore della nostra difesa già di per sé vulnerabile se priva di un pilastro come Alessandro Nesta. Di Natale e compagni, giocando col 3-5-2, nella zona di mezzo erano in superiorità numerica e creavano disagi a non finire. Il centrocampo rossonero (bene Gattuso che a 33 anni compiuti domenica è ancora un formidabile combattente, sufficiente in Strasser match winner al Sant'Elia) preso d'infilata non riusciva a far filtro e neppure rifornire Ibra e compagni per cui la squadra si trovava spesso in balia delle ripartenze di Isla e compagni. L'azione dell' 1 a 3 è emblematica: Inler vince un contrasto sull'olandese e lancia Di Natale che, dopo una cavalcata indisturbata di trenta metri, entra in area, dribbla Bonera, e realizza il terzo gol dei friulani. Difesa in bambola con i due esterni in costante difficoltà. Col senno del poi sarebbe stato meglio affidare all'ottimo Gattuso il compito di sostituire lo squalificato Ambrosini, che come diga centrale aveva ottenuto buoni risultati, consentendo a Seedorf di occuparsi della impostazione e rifinitura della manovra. Le prestazioni meno convincenti sono state quelle di Bonera, Seedorf, Antonini e Amelia. Capitolo Cassano. Fantantonio (entrato al 25' del secondo tempo) sarà ancora “paffutello” e non in grado reggere tutta la partita, ma per quale motivo non è stato impiegato prima? Il barese in 20 minuti ha confezionato 2 assist che sommati a quello di Cagliari portano ad un totale di 3 in 47 minuti (20 con l'Udinese e 16 col Cagliari più 11 minuti di recupero - 2 più 4 a Cagliari e 1 più 4 a San Siro-.). Quindi siccome con i friulani bisognava vincere perchè schierarlo quando il Milan era in svantaggio di due gol? Tanto più che il reparto avanzato non riceveva adeguati rifornimenti. Allegri, dunque, per questo ed altro non è immune da peccati. Gli aspetti positivi. Intanto aver recuperato prima un doppio svantaggio e poi, una volta nuovamente sotto all'89', aver pareggiato al 93'. Vittoria poi sfumata di un soffio: Abate al 95' ha addirittura sfiorato il 5 a 4. Sono emersi il carattere e la classe dei nostri ragazzi. Pato, doppietta, Ibra 1 gol e 1 assist, e Cassano 2 splendidi suggerimenti, sono un trio da sogno. Il Milan ha un potenziale offensivo notevole (con 34 gol ha l'attacco più prolifico del campionato). Quando accantonata qualsiasi remora, facendo leva sui colpi di genio dei tre fuoriclasse, il fortino avversario è destinato ad alzare bandiera bianca. Col Milan spettacolo ed emozioni sono assicurate. Il risvolto della medaglia è il disappunto per aver subito gol a grappoli complice lo squilibrio dell'assetto e i numerosi errori individuali. Ciononostante non è stata una giornata negativa. Napoli e Inter vincono ma Lazio, Roma e Juventus perdono. Il Milan, in attesa di recuperare alcuni titolari, mantiene un discreto margine di vantaggio.