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Peggio di così solo quindici anni fa

di Giuseppe Bosso

Tre sconfitte su quattro partite, tre punti su dodici a disposizione. Un avvio a dir poco scioccante per il Milan di Allegri. Ma, almeno per quanto riguarda il quarto di secolo della gestione Berlusconi, non il peggiore. Nella stagione 1997-98, infatti, dopo quattro turni i rossoneri si ritrovarono sconsolatamente con soli due punti in classifica, frutto di due pareggi(1-1 a Piacenza alla prima giornata e identico risultato quindici giorni dopo a San Siro contro la Lazio, partita segnata dalle polemiche per il rigore che l'arbitro Ceccarini, a pochi minuti dalla fine, accordò ai biancocelesti, trasformato da Signori) e di due sconfitte(per la serie, guarda un po'che coincidenze, 1-2 a Udine, frutto della doppietta del futuro rossonero Bierhoff, e 0-1 a San Siro contro il Vicenza di Guidolin...). E dire che quel Milan aveva alle spalle una campagna acquisti tutt'altro che anonima, caratterizzata da ritiri e partenze dolorose(Baresi,Tassotti,Roberto Baggio,Marco Simone)ma anche innesti che, sulla carta, avrebbero dovuto cancellare la pessima stagione precedente, che aveva visto il Milan piazzarsi a metà classifica e dunque non ammesso nemmeno in Coppa Uefa(e invece il solo Leonardo, peraltro dopo una prima annata, quella, per niente in spolvero, avrebbe poi lasciato il segno negli anni successivi, mentre dei vari Kluivert, Ba, Ziege e Andrè Cruz ben presto si persero le tracce). Il ritorno di Capello da Madrid, dopo aver vinto alla grande una memorabile edizione della Liga segnata da un testa a testa avvincente contro il Barcellona del neo interista Ronaldo, non sarebbe stato proficuo. E infatti anche quella stagione fu caratterizzata da un rendimento mediocre e da un finale mesto, reso ancora più doloroso dalla sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Lazio, dopo aver vinto la sfida di andata a San Siro e dopo che i rossoneri erano andati in vantaggio con Albertini a inizio ripresa all'Olimpico.


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