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Il Milan nell'anno degli Europei

di Giuseppe Bosso

Da quando Silvio Berlusconi è presidente del Milan, solitamente le stagioni scandite, sul finire, dai Campionati Europei per Nazioni, hanno portato bene. Lo sa bene Arrigo Sacchi, che nel 1988 riportò il tricolore sulla maglie rossonere al primo colpo, e ancor di più Fabio Capello che, nel 1992 e nel 1996, conquistò rispettivamente il primo e l'ultimo scudetto del suo meraviglioso ciclo; eccezione a questo quadro è Alberto Zaccheroni, che nel 2000, la stagione del centenario successiva al tricolore vinto con un estenuante fotofinish, non riuscì a ripetersi in una stagione di alti e bassi. Carlo Ancelotti sorride nel 2004, vincendo alla grande il tricolore conteso proprio a Capello, allora alla guida della Roma, ma non altrettanto nel 2008, la stagione dei trionfi in Supercoppa Europea contro il Siviglia e a Yokohama sul Boca Juniors, ma di un mesto quinto posto in campionato. In ambito internazionale poca gloria, con Sacchi eliminato in Coppa Uefa al secondo turno dall'Espanol, Capello assente nel '92 a causa della squalifica comminata per i fatti di Marsiglia ed eliminato, sempre in Uefa, in maniera clamorosa dal Bordeaux nel'96; Zaccheroni estromesso al primo turno di Champions nel rocambolesco finale di Galatasaray-Milan, finita 3-2 per i turchi con 2 reti segnate nel finale(degno prologo della tremenda finale che, 5 anni dopo, i rossoneri avrebbero perso in quello stadio contro il Liverpool) e Ancelotti sbattuto fuori da detentore della Coppa dalle grandi orecchie prima dal Deportivo La Coruna, nel 2004, con un clamoroso 0-4 che vanificava il netto successo di San Siro, e poi dall'Arsenal quattro anni fa.


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