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Contro la tradizione

di Giuseppe Bosso

Massimiliano Allegri, alla sua terza stagione sulla panchina rossonera, si trova a fare i conti con una tradizione non esattamente positiva nella storia del Milan: l’anno dopo Europei e Olimpiadi, che non ha quasi mai riservato grandi soddisfazioni ai tifosi del Diavolo. Certo, le vittorie in Coppa dei Campioni del 1969 e del 1989 saltano all’occhio, ma per il resto queste annate si sono quasi sempre caratterizzate per cocenti delusioni: nel 1965 uno scudetto clamorosamente perso sciupando un vantaggio notevole sull’Inter; nel 1973 la prima, infausta, fatal Verona malgrado le vittorie in Coppa Italia e in Coppa delle Coppe;  nel 1977 una vittoria in Coppa Italia sui nerazzurri che però non cancella l’amarezza per un campionato vissuto a metà classifica, ultima annata del leggendario Paron Nereo Rocco, subentrato al deludente Marchioro; la prima apparizione in B nel 1981, dopo la retrocessione decretata dal primo scandalo calcio scommesse;  un sesto posto senza infamia e senza lode nel 1984, dopo il secondo passaggio tra i cadetti, nell’anno del deludente inglese Luther Blisset; nel 1993 l’amarezza per la sconfitta nella finale di Champions per mano del Marsiglia e gli addii dei tulipani d’oro Gullit, Rijkaard e Van basten, quest’ultimo infortunatosi gravemente e mai più tornato in campo; nel 1997 il ritiro di altre due bandiere come Baresi e Tassotti e un amaro piazzamento a metà classifica e la sfortunata eliminazione in Champions per mano del Rosenborg, la sera del ritorno di Sacchi che rileva l’uruguaiano Tabarez; nel 2001, nonostante grandi successi come il 3-2 alla Roma di Capello campione d’Italia e lo storico 6-0 rifilato all’Inter, un deludente sesto posto con Zaccheroni che saluta dopo l’eliminazione in Champions; nel 2005 l’amarissimo epilogo in Champions a Istanbul quando il Liverpool rimonta clamorosamente una finale che sembrava saldamente nelle mani degli uomini di Ancelotti dopo il 3-0 del primo tempo; nel 2009 una qualificazione alla ‘Coppa dalle grandi orecchie ‘ conquistata a fatica ma anche il ritiro, tra le polemiche per la contestazione degli ultras di San Siro, di un’altra leggenda milanista come capitan Maldini e gli addii di Ancelotti e Kakà. Auguriamoci che il tecnico toscano e i suoi ragazzi sappiano essere più forti di questa infausta tradizione.


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