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Robinho: "Il Milan mi fa sentire importante. Il Santos? Se mi vuole deve fare un'offerta al club"

di Pietro Mazzara

In un'intervista concessa al media brasiliano Lancenet, Robinho parla di se e del suo futuro: "Santos? Tutto può essere. È una squadra per la quale ho grande affetto. Io mi trovo bene al Milan ma se il Santos mi vuole deve sedersi al tavolo con il Milan e trattare ma la mia situazione in rossonero rende difficili le trattative perché mi sento importante per il club. Dopo le cessioni di Thiago e Ibra non penso che il Milan voglia vedere me e Pato. Siamo due ottimi giocatori e il club ha già fatto cessioni importanti. Non è facile rimpiazzare giocatori che erano titolari inamovibili e fondamentali per la squadra. Il Milan mi ha detto che sono importante ed è per questo che non mi venderanno. Solamente con un'offerta vantaggiosa per il Milan, il Santos potrebbe provare a prendermi. Già quando c'erano Thiago e Ibra sarebbe stato difficile andare via. Figuriamoci adesso che sono stati venduti. Le loro partenze sono state necessarie per la situazione economica del club. Ma è tutto il calcio italiano ad essere in difficoltà. È una fase storica dove anche il paese non sta andando bene a livello finanziario. L'esempio positivo è il Brasile: grandi campioni come Ronaldinho, Luis Fabiano e Seedorf sono arrivati e altri come Neymar sono rimasti. Il mio rapporto con Allegri è splendido. Molti dicono che sia quasi un padre per me. Il mister è sempre allegro negli allenamenti un po' come noi brasiliani. Sono in buone condizioni fisiche e sono ancora in età per arrivare bene al Modiale del 2014. Mano Menezes conosce le mie qualità e non ho bisogno di tornare in Brasile per farmi notare. Gioco nel Milan, nella serie A italiana e in Champions League".


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