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Passaparola. Il mercato estivo dalla A alla Z

di Antonio Vitiello
Fonte: di Andrea Losapio per Tmw

Il mercato non è ancora ufficialmente iniziato. La stagione è però virtualmente finita - se non per la Serie B - e i primi trasferimenti sono già in dirittura d'arrivo. O, addirittura, già comparsi sul sito ufficiale. Da Montolivo a Palacio, due nomi che hanno già scaldato i cuori delle società di Milano, agli Ederson ai Paletta, da van Persie a Drogba. Ci sono tre mesi di voci e possibilità, ma i rapporti li allacci ora per portarli avanti il più possibile, fino a che non si conclude la trattativa. Ecco, allora, dalla A alla Z i nomi che leggeremo in spiaggia, tra un Mojito e una partita di beach volley.

A come Asamoah - Prima di Nainggolan e, forse, anche di Verratti. L'obiettivo della Juventus è lui, riuscendo magari ad abbattere il suo costo inserendo come parziale contropartita qualche giovane interessante (Marrone su tutti) da valorizzare. Asamoah è valutato circa 13/15 milioni e i bianconeri sono alla ricerca di una mezz'ala che possa coprire le possibili assenze di Vidal e Marchisio. Di più, Asamoah potrebbe essere utilizzato come schermo davanti alla difesa, dando muscoli e corsa a un centrocampo già stellare.

B come Borini - Piace un po' a tutti, la comproprietà fra Parma e Roma è libera, la certezza è una sola: non giocherà con i ducali l'anno prossimo. La sensazione è che rimanga in giallorosso - dopo l'ottima annata scorsa - e che faccia partire un altro dalla capitale, sempre con la B. Bojan.

C come Cavani - Come potremmo non parlare dell'Edinson partenopeo? La Juventus ci punta forte, imboccata dal suo tecnico Conte. E' il migliore, probabilmente, anche per una questione puramente tecnica. Come tutta la Juventus, rincorre l'avversario e in fase difensiva è fondamentale, mentre in avanti spacca le difese con accelerazioni e tecnica. Reduce da una grandissima stagione, De Laurentiis potrebbe decidere di monetizzare. L'offerta però dev'essere commisurata. A quando è andato Sanchez la scorsa estate? Ecco, appunto.

D come Drogba - E' l'uomo del momento. Ha appena vinto una Champions dopo avere subito l'ostracismo di Villas Boas, è in scadenza di contratto e ha un'offerta ricca, ricchissima, dalla Cina. Unico inconveniente: ha trentaquattro anni e la sua prepotenza fisica potrebbe venire a mancare da un momento all'altro. Finché è così, però, si può parlare di affare. Galliani lo sta corteggiando da parecchio tempo, lo Shanghai Shenhua è comunque avanti a tutti. E poi ci sarebbe la Juventus, come sempre, anche se sta cercando un altro, sempre con la D. Destro.

E come Elia - Da colpo di mercato a esubero con qualche richiesta ma poco cash. Poco importa, nell'universo del contante, se anche lui è campione d'Italia. Le sue prestazioni sono state assolutamente anonime, qualunque offerta superiore ai cinque milioni di euro potrebbe essere presa come la palla al balzo. Anche perché - e Krasic insegna - un eventuale deprezzamento ulteriore potrebbe essere vissuto come un mezzo dramma.

F come Forlan - E' stato il protagonista del penultimo botto di mercato dell'anno scorso. Arrivato con grandi credenziali - e un grande passato, c'è da dirlo - dall'Atletico Madrid, la Bruja ha continuato con la sua parabola discendente che continua imperterrita dal mondiale sudafricano, nonostante la Copa America vinta l'anno scorso più grazie all'apporto di Suarez che al suo.

G come Giroud - Secondo nome proveniente dall'estero nel nostro alfabeto. Chi non lo conosce non ha seguito molto la Ligue 2 nell'ultimo anno solare. E' il bomber del Montpellier dei miracoli, una squadra che ha regolato tutti in Francia, Paris Saint Germain qatariota in primis. Stazza importante, numeri da centravanti vero, gran tiro e doti acrobatiche di primo livello. Forse è da testare ancora per un anno prima di fargli fare il grande salto. Difficile che arrivi in Italia. Tutti mi avranno aspettato al varco. E Giovinco? Menzione speciale, ci aspetta un'estate torrida sul suo conto. Ma fino a quando non è risolta la comproprietà non si può speculare più di tanto.

H come Higuain - Milioni di sessioni di calciomercato con il suo nome che rimbomba e zero possibilità di movimento lo hanno ridotto a un prezzemolino neanche troppo convincente. Invece, quest'anno, le possibilità di spostarsi dal Real Madrid ci sono davvero. Sarà perché Mou ha firmato fino al 2016 (e gli preferisce Benzema), sarà perché vuole giocare di più e senza un'ombra ingombrante a ogni mezzo passo falso. Quaranta milioni di euro, un ingaggio importante e passa il dolore. Ma non per le difese avversarie.

I come Ibrahimovic - Il mal di pancia ha origini lontane, non vincere nulla è stato un bel colpo al cuore per lo svedese. Galliani lo prevedeva in lizza per il Pallone d'Oro, realisticamente non entrerà nemmeno nei primi cinque. A meno che la Svezia non faccia non superi se stessa come nel 1994 in Brasile (terzo posto dietro Brasile e Italia). E' l'ultimo anno per piazzarlo a un prezzo importante, ma potrebbe diventare prigioniero del proprio ingaggio da più di dieci milioni di euro annui.

J come Jovetic - E' il gioiello più lucente della scalcinata banda Della Valle. Senza un allenatore, forse con un direttore sportivo in più (Pradè), con l'obbligo di dovere rifondare dopo un'annata fallimentare. Venticinque milioni, euro più euro meno, per portarselo a casa senza troppi patemi d'animo. L'anno scorso De Laurentiis aveva speso parole importanti su di lui. "Romperà le scatole" alla Fiorentina un'altra volta?

K come Kalou - Come Drogba, è in scadenza contrattuale con il Chelsea. Piace più o meno a tutte le squadre che cercano un esterno d'attacco, in pole position l'Arsenal. Il Milan qualche timido passo l'aveva anche fatto, ma c'è da combattere un ingaggio decisamente troppo alto per essere vero. Sedici milioni lordi l'anno rappresentano un ostacolo che può essere determinante per le nostre squadre.

L come Lavezzi - Eccoci qui, all'altro tenore made in Napoli. L'argentino è a un passo dalla cessione, forse manca ancora l'offerta giusta (nessuno vuole versare l'intera clausola rescissoria agli azzurri), con un po' di buona volontà lo si potrà ammirare con la maglia nerazzurra - dell'Inter - nella prossima stagione. Il rapporto con il Napoli si è rotto tempo fa, tocca trovare una chiave per scardinare la serratura. Pandev fa scattare solamente una molla, non la cassaforte intera.

M come Musacchio - Il Villarreal versa in una situazione pressoché compromessa. Soldi che mancano, stipendi che sono arrivati in ritardo e un deficit quasi sempre ripianato dal presidente Roig. E' chiaro che il Sottomarino Giallo è il grande indiziato per tornare nella Liga in brevissimo tempo, ma è altresì vero che molti giocatori saranno ceduti per far cassa. Musacchio è un difensore interessante, giovanissimo, con una discreta esperienza. Piace a mezz'Europa e non sarà semplicissimo acquistarlo. Però se un club italiano dovesse giocare d'anticipo...

N come Nesta - Dice addio all'Italia (più probabilmente un arrivederci) e si accaserà in Major League Soccer nonostante le voci di un possibile naufragio della trattativa. Il Milan non ha mai avuto l'intenzione di offrire un ulteriore contratto al centrale romano. D'altro canto anche Thiago Silva, un anno e mezzo fa, aveva parlato del suo addio per fine stagione. E' durato un anno in più, nonostante i problemi fisici, e ci mancherà.

O come Ocampos - Nome caldo per il River Plate e, più in generale, per l'Europa. E' però molto giovane e ha giocato solamente un anno con la casacca dei Millionarios. I suoi diciassette anni lo portano a essere un craque a livelli assoluti, ma spendere circa 20 milioni per il suo cartellino è assolutamente proibitivo. Anche se, forse, è l'unico modo per le nostre squadre di portare negli stadi italiani i campioni di domani. Basti pensare: l'ultimo campione assoluto (senza contare Eto'o, scambiato con Ibra) è arrivato diciottenne in Italia e risponde al nome di Pato. L'unico modo per prendere Ocampos è puntarci ora, come l'Atletico Madrid su Sergio Aguero. Improbabile, ma sognare non costa nulla.

P come Pogba - E' pressoché fatta con la Juventus, Mino Raiola ha convinto il proprio assistito ad accettare la corte della Vecchia Signora e a snobbare un mostro sacro come Ferguson. In altri momenti sarebbe stato difficile pensare di soffiare un talento alle inglesi: solitamente il percorso è il contrario. Un milione e spicci a stagione per lui, contratto quinquennale.

Q come Qatar - Leonardo vive sopra una miniera d'oro, Ancelotti aprirà il ciclo solamente dall'anno prossimo dopo l'intrusione (non troppo gradita) del Montpellier. Resta da capire quanto gli sceicchi vogliano spendere per rinforzare il Paris Saint Germain e quanto rimane solamente sulla carta. Perché è vero che verba volant, scripta manent, ma nessuno realmente conosce i programmi per un'estate che comunque si preannuncia di rinforzamento. E poi c'è la Champions League, chissà che Kakà...

R come Rodriguez - Sorpresa delle sorprese. Non tanto perché il cognome sia più importante di quello di Robinho (àmbito in patria, tutto in evoluzione), bensì perché ci sono almeno tre calciatori che si chiamano così on the run. Due arrivano dal Porto, dove Cristian è in scadenza di contratto e James sta facendo le fortune dei Dragao, arrivando a costare 40 milioni di euro. Ai tempi sembrava vicinissimo all'Udinese o alla Juventus, solo che - essendo extracomunitario - non c'è stata la volontà di rischiare. E poi c'è Patricio, che piace al Torino e che sembrava un obiettivo dell'Atalanta per l'anno scorso. E Ramirez? Troppi nomi scottanti.

S come Sahin - Esubero al Real Madrid, in seguito a un infortunio grave, potrebbe rilanciarsi in Blancos come lasciare per altri lidi. Soprattutto se l'intenzione dei Galacticos è quella di fargli riprendere la gamba, magari in una big d'Europa. Inter e Milan, come l'anno passato, potrebbero puntellare il proprio centrocampo così.

T come Thiago Silva - Ovviamente, c'erano dubbi? Il difensore brasiliano costa, ma piace proprio a tutti. Barça e Manchester United sono, realisticamente, le uniche in grado di potere fare qualcosa sul mercato per convincere sia il Milan che il nazionale verdeoro: ci sarebbe anche il Real, ma difficilmente Florentino Perez spenderà troppi milioni di euro (cinquanta) dopo il flop Coentrao.

U come Udinese - I gioielli del Friuli non sono in vendita. Parola di Giampaolo Pozzo, che dopo una stagione come quella scorsa vorrebbe puntare anche più in alto del terzo posto appena acquisito. Il bilancio e l'utile parlano chiaro: i bianconeri si possono sbilanciare per raggiungere l'agognato girone di Champions League, dopo l'eliminazione - anche sfortunata - contro l'Arsenal della stagione scorsa. Servono, però, innesti nuovi e un giocatore che possa sostituire Di Natale anche a livello realizzativo. Bene Muriel e Cuadrado, Hertaux è un puntello importante.

V come Villarreal - Giuseppe Rossi, Zapata, Borja Valero, Nilmar, Ruben, Gonzalo Rodriguez, Diego Lopez, chi più ne ha più ne metta. Tanti nomi che potrebbero lasciare la compagine della comunità valenciana dopo l'incredibile retrocessione maturata al termine di una Liga sciagurata. E dovranno dimezzare tutte le richieste che fino a un anno fa sembravano sacrosante. E Verratti? Piace alla Juventus, potrebbe rimanere a Pescara. Fatto sta che la prima nostra segnalazione sul giocatore è datata Ferragosto 2008, mentre il Bologna l'anno scorso ha preferito non puntarci. Legittimo, soprattutto quando poi prendi Taider e fai un grande campionato. Legittimo anche avere grossi rimpianti, ora.

W come Witsel - E' un grandissimo giocatore, non è una novità. E' incredibile, però, che le big si siano persi un calciatore di queste caratteristiche. Bravo coi piedi, ottima visione di gioco e capacità di inserimento, ha un pregio che grida vendetta: è comunitario, quindi le nostre squadre - che lo hanno visionato più volte nel corso degli anni, quando era allo Standard Liegi - non hanno nemmeno l'alibi della casella da extracomunitario da occupare. Tra l'altro, il Milan ha tesserato Gabriel poco tempo fa. Ed era la riserva di Fabio al Cruzeiro. Valutazione di Witsel: 20 milioni di euro, e in Portogallo non sono certo conosciuti per gli sconti.

X come Mister X - Chissà se Galliani ci regalerà un'altra estate con il giocatore più ricercato del mondo. L'anno scorso doveva essere Fabregas, è arrivato Nocerino. A centrocampo serve, per forza, un innesto. Se poi perdere Seedorf, Aquilani e Flamini vale quanto accaparrarsi Montolivo e Traoré, allora va bene a tutti.

Y come Yilmaz - Centravanti interessante del Trabzonspor, ha segnato trentatré gol in trentaquattro partite nella Superliga turca. I numeri parlano per lui, anche per il costo del cartellino: cinque milioni di euro la clausola rescissoria, l'unico problema rimane l'essere extracomunitario. Vedere alla voce Witsel per saperne di più.

Z come Zeman - Impossibile non chiudere da lui. Super Pescara, a livello del Foggia dei miracoli, ha divertito l'intero campionato di Serie B, dando più di un senso a una stagione lunghissima che ha visto tre outsider e il Torino in vetta alla classifica. Il livello della cadetteria rimane quello che è, ma è sicuramente un passo in avanti rispetto a chi dice "in B non c'è spazio per il bel gioco, bisogna fare la guerra". Probabilmente è vero, i risultati nel calcio sono tutto. E forse è questo il limite del pallone inteso come sport. Lo vogliono tutti, per un altro capitolo miracoloso. E divertente.


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